Scatta foto ai pendolari alla stessa ora e nello stesso posto per 9 anni con risultati affascinanti
Il fotografo danese Peter Funch ha realizzato un progetto fotografico a dir poco inusuale, che ha l'ambizione di farci riflettere sulla routine che ogni giorno seguiamo pedissequamente e in cui spesso ci sentiamo bloccati. È abbastanza comune trovarsi dentro le abitudini, soprattutto vivendo in una grande città, in cui ci si adatta a determinati spostamenti e orari. Funch, accompagnato dalla sua macchinetta fotografica, ha scattato foto ai passanti e ai pendolari di New York per 9 anni, sempre nello stesso luogo e sempre nella stessa fascia oraria. Il risultato è stato che, a distanza di anni, il fotografo ha immortalato le stesse persone intente a svolgere le stesse azioni di sempre (andare al lavoro, principalmente).
via Peter Funch
Dal 2007 al 2016, ogni giorno, Peter Funch si è appostato all'angolo Sud dell'incrocio tra la 42esima strada e Vanderbilt Avenue, a New York. Nello specifico, le sue foto sono state scattate tutte tra le 8:30 e le 9:30 di mattina, quando i pendolari percorrono quasi sempre la stessa strada per raggiungere il posto di lavoro. Uno stesso "personaggio", dunque, viene raccontato in giorni e tempi diversi, eppure quasi sembra non esserci differenza tra un momento e un altro.
I suoi ritratti mostrano davvero l'uomo "moderno", colui che è fermo nella sua stessa routine e che difficilmente andrà incontro a qualche tipo di sorpresa. Oltre ad avere le stesse abitudini, sembra quasi che alcune persone abbiano addirittura la stessa espressione mentre si apprestano ad affrontare una nuova frenetica giornata.
La fotografia, poi, permette di fantasticare sull'identità di queste persone: chi sono? cosa fanno nella vita? dove stanno andando?
Persino il guardaroba di queste persone sembra essere legato ad un ritmo e uno schema ben preciso. D'altronde, ognuno ha i propri gusti e se ci si trova bene con certi abiti, perché cambiare?
Pensate sia stata scattata lo stesso giorno, a distanza di pochi istanti? Assolutamente no, si tratta di due momenti ben distanti tra loro!
Un progetto interessante, che fa riflettere sull'importanza del tempo e su ciò che desideriamo di più dalle nostre vite. Si è sempre in tempo per poter cambiare vita, se quella che stiamo vivendo non ci soddisfa appieno.