La triste storia di Christopher Robin, il bambino che ha ispirato le avventure del'orsacchiotto Winnie The Pooh

di Simone Fabriziani

12 Ottobre 2020

La triste storia di Christopher Robin, il bambino che ha ispirato le avventure del'orsacchiotto Winnie The Pooh

Dietro al grande successo di costume dei racconti per bambini di Winnie The Pooh e poi dei successivi film di animazione della Disney, si cela una storia triste e carica di insegnamenti. Tutti gli animali antropomorfi protagonisti delle avventure del celebre appartengono all'infanzia di Christopher Robin Milne, il figlio di Alan Alexander Milne, l'autore britannico dietro alla pubblicazione dei famosi racconti con protagonista il tenero orsacchiotto.

via TIME

Eric Summers/Flickr

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Alan Alexander Milne era un soldato della Prima Guerra Mondiale e uno scrittore di talento: autore di numerose piéce teatrali e di scritti in cui descriveva e condannava l'orrore della guerra, si sposò con l'agiata Dorothy de Sélincourt nel 1913; all'apparenza sembrava una coppia perfetta, ma nell'ombra si nascondevano scheletri nell'armadio per entrambi: se lei aveva troncato ogni rapporto con la famiglia d'origine per antiche incomprensioni, Alan soffriva di un disturbo di stress post-traumatico mai sanato dal suo ritorno dalla Prima Guerra Mondiale in veste di soldato d reggimento.

Nel 1920 nasce finalmente il primogenito Christopher Robin, il cui migliore amico di giochi divenne un orsacchiotto dai pantaloncini rossi e il pelo color sabbia: la prima ispirazione per il futuro personaggio di Winnie The Pooh.

PV1864/Flickr

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Christopher Robin diede prima il nome di Edward all'orsacchiotto, poi Winnie, in onore di Winnipeg, un'orsa canadese ospite dello zoo di Londra; durante i week-end e le vacanze estive, la famiglia Milne si trasferiva presso la tenuta di campagna di Cotchford Farm, nei pressi della foresta di Ashdown, dove il piccolo fece amicizia con Anne, con cui fantasticavano giocando con le loro bambole di pezza.

Le avventure delle bambole di pezza e lo scenario della foresta di Ashdown furono l'ispirazione per i primi racconti dell'orsacchiotto Winnie The Pooh nel celebre Bosco dei 100 Acri. Ma il successo immediato dei romanzi e la notorietà che investì improvvisamente Milne frantumò i rapporti nella famiglia. Dorothy si allontanò sempre di più dal marito, Alan cercò conforto da un'attrice teatrale, mentre Christopher Robin si senta sempre più distante dal successo mediatico che aveva investito il padre e se stesso: sì, perché tra i vari personaggi di fantasia delle avventure di Winnie The Pooh, c'era anche lo stesso Christopher Robin.

Gareth E. Kegg/Wikmedia

Gareth E. Kegg/Wikmedia

L'acredine tra il primogenito e Milne si acuì anche a causa dell'infanzia che aveva vissuto Christopher: nei suoi primi anni vita, fu la balia ad occuparsi di lui in tutto e per tutto come una seconda mamma, visto che la nascita aveva portato malumori nella coppia: avevano da sempre sognato di avere una bambina. Per questo quando diventò adolescente, venne mandato a studiare fuori Londra, per poi arruolarsi come soldato nella Seconda Guerra Mondiale.

Il rapporto freddo con il padre e la madre diventò gelido quando annunciò alla famiglia che avrebbe sposato Lesley de Sélincourt, la nipote della madre e quindi cugina di primo grado; un "affronto" che Dorothy non accettò e mai, e fu questa la ragione per cui la donna decise di non parlare più con il figlio fino al giorno della sua morte. Alan Alexander Milne morirà a 74 anni a causa di un ictus , mentre Christopher Robin donerà alla New York Public Library le bambole di pezza che erano rimaste chiuse nel baule di casa Milne da decenni: tra questi peluche, anche l'orsacchiotto Winnie, che tanto aveva donato successo al padre ma che era stato la miccia che aveva fatto allontanare sempre di più questa famiglia infelice.