Perché in autunno il cielo ci appare più blu?
Se vi siete trovati a passeggiare in un bosco ingiallito durante una giornata d'autunno, forse vi sarete meravigliati di quanto vibrante fosse l'azzurro del cielo: una stupenda saturazione di colore molto più evidente rispetto alle altre stagioni dell'anno.
Una spiegazione a questo fenomeno esiste, ed è legata al modo in cui la luce attraversa l'atmosfera e raggiunge i nostri occhi. Per chiarirla è necessario per prima cosa comprendere il motivo per cui vediamo il cielo di colore blu, facendo riferimento al fenomeno della diffusione di Rayleigh (Scattering di Rayleigh) che prende il nome dal fisico britannico John William Strutt Rayleigh.
via maineaudubon.org
Come ci hanno insegnato a scuola, la luce del Sole è la risultante di una combinazione di vari colori con una diversa lunghezza d'onda. La luce rossa ha l'onda più lunga, mentre quelle blu e violetta hanno la più breve.
Quando la luce passa attraverso l'atmosfera si scontra con vari tipi di molecole di gas e particelle microscopiche di polvere, e – secondo il fenomeno dello scattering appunto – si diffonde in maniera diversa. In particolare, poiché le particelle sono più simili in grandezza alla lunghezza d'onda del blu-violetto, quello è il colore che viene diffuso maggiormente e che quindi colpisce di più i nostri occhi.
In autunno il Sole attraversa il cielo più vicino all'orizzonte; la maggior parte del cielo è molto angolata rispetto ai raggi del Sole, e ciò riduce i livelli di luce rossa e verde, privilegiando ancora di più quella blu.
La diminuzione delle temperature comporta inoltre una diminuzione dell'umidità che si accumula nel cielo, rendendolo più libero dalla foschia, la quale tende a diffondere tutte le lunghezze d'onda.
Infine, a rendere questo processo ancora più evidente, c'è anche un altro fattore che riguarda alberi e foglie: rispetto alle tonalità verdi, quelle dorate e arancio tipiche dell'autunno contrastano più visibilmente con il colore blu, facendolo apparire ancora più vivido.