Due ricercatrici milanesi scoprono un processo per produrre carta utilizzando gli scarti di cibo
Una delle frontiere verso cui si muovono le tecnologie di sviluppo sostenibile è l'impiego delle biomasse, cioè i prodotti di origine animale o vegetale che vengono generati in grandi quantità dai nostri processi industriali e che normalmente finiscono per essere inceneriti. Dalla loro riconversione è possibile ottenere infatti molti materiali utili, come carburanti, tessuti o anche, come nel caso che vi raccontiamo, carta.
Il progetto in questione si chiama Bi-Rex, dall'unione di "biomasse" e "recycling", ed è stato creato da Greta Colombo Dugoni (28 anni, dottoranda) e Monica Ferro (37 anni, ricercatrice). Oltre a vari altri ambiti di ricerca, esso si è concentrato sulla produzione della carta, permettendo di scoprire un modo nuovo e "green" per produrre la cellulosa dagli scarti alimentari.
il procedimento, che include soprattutto scarti della produzione della birra, gusci di gambero e bucce di riso, consiste nel trattare la biomassa con solventi atossici che agiscono a basse temperature, fino ad estrarre la cellulosa che in essa è contenuta, al fine di produrre carta riciclata.
Ciò permetterebbe da una parte di ridurre l'impatto dell'industria della carta sugli alberi, dall'altra di potenziare l'economia circolare riutilizzando un prodotto che sarebbe dovuto finire nell'inceneritore (con ulteriore dispendio di energia).
Il progetto estremamente promettente ha ricevuto vari finanziamenti sia a livello italiano che internazionale: ora le due ricercatrici stanno lavorando per trasformarlo in una startup che possa renderlo disponibile a livello industriale.
A loro e ai loro collaboratori vanno i nostri complimenti e i nostri migliori auguri.