Un sommozzatore convince un polipo ad abbandonare il bicchiere di plastica che si era scelto come "casa"
I rifiuti plastici dispersi nelle acque del nostro Pianeta ormai sono un problema vivo e presente ovunque, con il quale tutti siamo chiamati a fare i conti. Ognuno, infatti, può contribuire a fare in modo che i suoi scarti non danneggino l'ambiente che ci circonda, e che dunque non danneggino noi stessi. Rendersi conto, con immagini e storie significative, di quanto siano gravi le conseguenze dell'inquinamento plastico, fa davvero riflettere.
Quello che stiamo per raccontarvi è infatti un episodio a dir poco esemplare, che ha per protagonista una creatura vittima dell'incuria umana e dei danni che certi comportamenti provocano all'ambiente. Di chi si tratta? Di un piccolo polpo che tristemente aveva trovato la sua "casa" in un bicchiere di plastica.
È accaduto a Lembeh, in Indonesia, dove un gruppo di sommozzatori si stava dedicando alle immersioni quando uno di loro si è imbattuto nella creaturina acquatica che avrebbe rischiato la vita se non fosse stato per un rapido e decisivo intervento del sub. Pall Sigurdsson, questo il nome dell'uomo, non poteva credere ai suoi occhi quando, mentre era immerso sott'acqua con un suo compagno, ha visto il piccolo polpo che si era costruito casa con un residuo di spazzatura.
A volte ci sono cose a cui, finché le vediamo con i nostri occhi, stentiamo a credere. Pall, in quel momento, ha visto davanti a lui un effetto triste e significativo dell'inquinamento plastico nelle acque marine. L'animale aveva trovato il bicchiere trasparente ed evidentemente ha creduto che potesse essere un ottimo rifugio per lui.
I sommozzatori, allora, hanno subito capito che dovevano intervenire, per salvare il polipo da morte certa. Con in mano diverse conchiglie, hanno cercato di convincere la creatura acquatica a "cambiare casa".
Non è stato facile, e l'operazione di salvataggio ha richiesto quasi tutto l'ossigeno che i sommozzatori avevano a disposizione, ma alla fine il polpo ha abbandonato il bicchiere in favore delle conchiglie. Questi gusci naturali sono sicuramente più sicuri per lui, che sarebbe stato una facile preda insieme allo stesso contenitore plastico, il quale a sua volta sarebbe finito nello stomaco di altre creature, in una terribile catena. "Non è una cosa rara" ha commentato Sigurdsson "sono animali intelligenti e usano ciò che trovano nell'ambiente a proprio vantaggio, e la spazzatura è ormai parte del loro habitat".
La vicenda - filmata dai sub e condivisa sul web - e le parole del sommozzatore fanno sicuramente riflettere sullo stato in cui sono ridotti gli ecosistemi che ospitano noi e gli altri "inquilini" del Pianeta. Non possiamo pensare di essere i padroni dell'ambiente, e abbiamo la responsabilità di agire nel concreto affinché la situazione non precipiti del tutto.