Leila Denmark, la supercentenaria che salvò il mondo da un'epidemia: una vera donna da record
Ci sono persone, nella storia, che sembrano nate per regalare al mondo positività, impegno e speranza. Stiamo parlando di tutte quelle donne e quegli uomini che hanno lasciato un segno indelebile al loro passaggio, riuscendo a diventare modelli di riferimento nei loro campi, e salvando la vita a moltissime persone.
Leila Denmark, la donna di cui stiamo per parlarvi, è una di loro e, anche se non è un personaggio celebre come altri, il mondo intero le deve un immenso riconoscimento: quello di aver salvato tanta gente da una pericolosa epidemia.
Children's Healthcare of Atlanta/Youtube
Quando una persona si rende protagonista di imprese speciali, diventa speciale la sua stessa esistenza. Nel caso di Leila Denmark, i motivi per definirla così non mancano. Non solo questa donna è stata una supercentenaria, vivendo dal 1898 al 2012, a cavallo di tre secoli diversi per ben 114 anni, ma ha letteralmente dedicato tutta la sua vita a curare gli altri, in particolar modo i bambini.
Children's Healthcare of Atlanta/Youtube
Nella sua vita, Leila ha dovuto lottare strenuamente per molti obiettivi. Primo fra tutti, quello della laurea in Medicina, un titolo ai suoi tempi quasi esclusivamente riservato agli uomini, e che le è costato non poca fatica. Da pediatra, sposata con John Eustace Denmark (il suo cognome da nubile era Daughtry), cominciò a esercitare nel 1928 e smise soltanto nel 2001, quando finalmente è andata in pensione.
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Una vera vita da record, la sua, entrata nel Guinness dei primati come il più antico medico praticante della storia. 103 anni: questo il periodo di tempo durante cui ha esercitato, e durante il quale ha contribuito, tra le altre cose, a sviluppare un vaccino contro la pertosse.
La sua attività di medico si è sempre concentrata sull'aiuto alle persone più povere, e si è concentrata, negli anni '30, sulla diagnosi e le possibili cure per la pertosse. La lotta contro questa malattia fu talmente serrata che Leila arrivò a dare un contributo fondamentale nello sviluppo di un vaccino che fornisse rapida immunità senza effetti collaterali. Il suo impegno le permise di ricevere numerosi riconoscimenti, ma quello più grande è sicuramente la consapevolezza di aver salvato la vita a milioni di bambini che, all'epoca e in seguito, avrebbero potuto non farcela a seguito della malattia.
Il vaccino ha cambiato tutto questo e Leila, con modestia e forza di volontà, ha continuato ad assistere i suoi pazienti senza mai chiedere più di 10 dollari a visita, accogliendoli nella sua casa e consigliando ai genitori metodi e pratiche per favorire una crescita sana dei loro figli. Non è un caso se è stata uno dei primi medici ad avvertire sugli effetti nocivi del fumo sui bimbi, sia per quanto riguarda quello praticato dalle mamme in gravidanza, sia per quello passivo respirato dai piccoli.
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Davanti a personaggi come Leila Denmark, viene davvero da chiedersi cosa si può fare per prendere un concreto spunto e vivere appieno come ha fatto lei. Di sicuro, questa donna ha sfidato pregiudizi, aiutato persone, mangiato e vissuto in modo sano. Ma quello che oggi ce la fa ricordare sono senz'altro la sua perseveranza e la sua dedizione nel portare avanti la convinzione di poter - e dover - fare sempre di più.