La guerra dei 100.000 anni tra uomini di Neanderthal ed esseri umani: trovate tracce di un conflitto lunghissimo
Le guerre, purtroppo, sono realtà con cui l'umanità fa i conti da sempre. Sembra quasi che divisioni, conflitti e lotte per il predominio sul prossimo siano insite nella storia più remota di tutti noi, fin dall'alba dei tempi, quando i nostri "antenati" erano creature primitive.
Probabilmente si tratta di una prerogativa che abbiamo e conserviamo in quanto mammiferi, ma fa sicuramente impressione scoprire di una guerra lunghissima, durata migliaia di anni, che ha avuto per protagonisti gli uomini di Neanderthal, personaggi che siamo abituati a vedere in chiave piuttosto "pacifica".
via Daily Mail
Daniela Hitzemann, Stefan Scheer/Wikimedia
L'uomo di Neanderthal, ominide che visse nel Paleolitico medio, tra i 200.000 e i 40.000 anni fa, ha condiviso il mondo con l'Homo Sapiens, ossia con noi esseri umani moderni. Si trattava di una vera specie "sorella", in via di evoluzione e scomparsa relativamente in tempi rapidi. Ed è proprio riguardo alla sua sparizione che la scienza non smette di interrogarsi.
Comportamento avanzato, tecniche artigianali evolute e indole ritenuta piuttosto pacifica caratterizzano queste creature nella lettura che spesso impariamo, a partire dagli anni scolastici. Invece, stando ad approfonditi studi di biologia e paleontologia, e in particolare a quelli condotti dal professor Nicholas Longrich dell'Università di Bath, il quadro reale della situazione era molto diverso. Tutt'altro che pacifici e serenamente conviventi con la natura, i Neanderthal sarebbero stati dei temibili guerrieri, pronti a tutto pur di combattere e difendersi proprio dagli esseri umani che popolavano la Terra insieme a loro.
Proprio così: il dibattito sulla scomparsa della popolazione neanderthaliana è da sempre molto acceso, e ci sono prove che dimostrano che questi ominidi e i nostri veri antenati abbiano combattuto un conflitto lungo oltre 100.000 anni. Ereditando dalle scimmie la territorialità, l'aggressività cooperativa e il bisogno di difendersi, anche i Neanderthal sarebbero dunque stati protagonisti di atti violenti e reazioni bellicose che, per forza di cose, li hanno messi in lotta contro i Sapiens, con esiti ed episodi piuttosto distruttivi.
Dai ritrovamenti archeologici e dalle ricostruzioni comportamentali, infatti, sembrerebbe proprio che i Neanderthal condividevano con "noi" molte tecniche di battaglia e creazione di armi, oltre che atteggiamenti non pacifici e assimilabili a quelli rinvenuti anche negli Homo Sapiens. Braccia rotte, ferite al cranio e al petto, oggetti per combattere: tutto parla di guerre tra loro e i nostri antenati, in un periodo di tempo esteso che testimonierebbe la loro "resistenza".
Gli uomini di Neanderthal, dunque, si sono difesi nei modi più combattivi dalla minaccia dei Sapiens e, anche se alla fine i nostri antenati diretti hanno avuto la meglio, la battaglia è stata lunga e devastante. Nessuna convivenza pacifica, dunque, ma strategie "militari" aggressive in nome della sopravvivenza e della supremazia. Alla fine, i Sapiens hanno avuto la meglio, probabilmente anche grazie all'affinamento delle tecniche belliche. Ma di certo non è stato semplice.
Notate anche voi una spiccata somiglianza con dinamiche e conflitti che ancora oggi, purtroppo, sconvolgono intere zone del Pianeta? Quando leggiamo certe cose, non possiamo che constatare che forse certe cose non cambieranno mai...