I membri di questa tribù si sono evoluti per vivere nel mare: riescono a resistere fino a 13 minuti in apnea

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di Lorenzo Mattia Nespoli

29 Novembre 2020

I membri di questa tribù si sono evoluti per vivere nel mare: riescono a resistere fino a 13 minuti in apnea

Ci sono persone che sembrano naturalmente portate per svolgere una determinata attività, una cosa che hanno nel sangue, frutto di passioni innate o magari di usanze derivate dall'ambiente in cui nascono e crescono.

L'adattamento, infatti, è un tratto che caratterizza da sempre l'umanità e che, in casi come quello che stiamo per descrivervi, arriva addirittura a favorire mutazioni fisiche perfette per "rispondere" al meglio all'ambiente circostante. Nelle Filippine, a questo proposito, vive una tribù a dir poco incredibile, i cui membri sembrano nati - ed evoluti - per nuotare e immergersi a grandi profondità trattenendo il respiro.

via National Geographic

Wonder Badjao/Youtube

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La maggior parte delle persone "comuni", pensando all'apnea, non riuscirebbe a pensare di resistere sott'acqua trattenendo il respiro per più di una manciata di secondi, un minuto al massimo. Eppure cosa pensereste se vi dicessimo che i membri dei Bajau, la popolazione filippina di cui vi stiamo parlando, hanno caratteristiche fisiche che gli permettono di trattenere il respiro fino a 13 minuti consecutivi, arrivando a toccare profondità che possono arrivare a 60 metri?

Non stiamo scherzando, perché i Bajau, stanziati nelle Isole Joló e nella penisola di Zamboaga, sono dei veri subacquei nati. Il loro corpo, stando alle ricerche scientifiche condotte su questa particolare abilità che hanno, è mutato nel tempo per consentirgli prestazioni di nuoto e apnea davvero fuori dal comune.

Wonder Badjao/Youtube

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I Bajau vivono sul mare da sempre: pescano, nuotano, si spostano con imbarcazioni tradizionali e abitano in strutture costruite direttamente sull'acqua. Va da sé, allora, che una popolazione così legata all'elemento acquatico abbia subito un adattamento naturale che l'ha portata a distinguersi da tutti gli altri. Melissa Ilardo, ricercatrice dell'Università di Copenaghen, ha verificato che i Bajau hanno un'anatomia specificamente mutata per sopportare immersioni e nuotate anche a grandi profondità.

Wonder Badjao/Youtube

Wonder Badjao/Youtube

Nello specifico, la milza dei Bajau è fino al 50% più grande rispetto a quella di membri tribali che vivono in zone terrestri. Proprio in quest'organo, che regola l'apporto di globuli rossi - e quindi ossigeno - nel sangue, risiederebbe il "segreto" delle miracolose apnee che queste persone riescono a sopportare. La milza dei Bajau, quando si trovano sott'acqua, riuscirebbe a favorire le condizioni ottimali per la permanenza in quello stato, facendo loro "consumare" le giuste energie e bilanciando sangue e ossigeno nel migliore dei modi affinché possano resistere.

Dr.A.Hugentobler/Wikimedia

Dr.A.Hugentobler/Wikimedia

Non è un caso se i Bajau sono detti anche "nomadi del mare": la loro conoscenza delle acque è innata e millenaria e, nel corso dei secoli, i loro geni sono mutati per farli diventare subacquei provetti. Dalla milza alla capacità di resistere in profondità, passando per la regolazione dei livelli di ossigeno e anidride carbonica nel sangue: tutto, nei Bajau, è "pensato" per l'adattamento all'ambiente acquatico.

Torben Venning/Wikimedia

Torben Venning/Wikimedia

Siamo di fronte a persone davvero speciali, dunque, la cui anatomia può aiutare la scienza a intervenire su tante cure per patologie legate alla carenza d'ossigeno, oltre che in grado di regalare a noi umani "comuni" un'ulteriore, straordinaria prova di come la natura sappia manifestarsi con meccanismi affascinanti e sorprendenti.