In Danimarca ai bambini della materna si insegna solo l'alfabeto: tutto il resto del tempo è lasciato al gioco


In molti ricordiamo gli anni della scuola con nostalgia ma a volte anche con un pizzico di timore, pensando magari a insegnanti particolarmente severi che facevano "rigare dritto" l'intera classe nelle ore di lezione.
Tutti seduti in silenzio, disciplinati e con una divisione ben precisa dei momenti di gioco da quelli di apprendimento. Se questa descrizione coincide col vostro ricordo, non siete i soli, ma sappiate che esistono sistemi educativi ben diversi, come quello portato avanti in Danimarca. Nelle scuole materne del Paese scandinavo, infatti, i bimbi imparano una cosa fondamentale: la ricreazione.

University of Stavanger on YouTube/Youtube
Non stiamo scherzando, né esagerando. La Danimarca, così come le altre Nazioni scandinave, ha un sistema scolastico della prima infanzia dall'approccio davvero particolare, proprio perché è basato sull'insegnamento del gioco, un tassello ritenuto fondamentale nella crescita dei più piccoli.
Fare ricreazione, svagarsi e giocare, così, diventano faccende scolastiche serissime, tutt'altro che da lasciare in secondo piano. Prima dei 6 anni di età, il programma è questo: giocare e imparare attraverso lo svago. L'unica cosa che si insegna ai bimbi in senso tradizionale è l'alfabeto; tutto il resto del tempo è, per così dire, libero.

University of Stavanger on YouTube/Youtube
I piccoli alunni hanno moltissimo tempo per giocare, è vero, ma non è del tutto corretto pensare che questa lunga "ricreazione" sia fine a se stessa. I bambini frequentano un ambiente dove esplorare il mondo in maniera autonoma, divertendosi ma allo stesso tempo imparando. Giocando, infatti, bimbi cominciano fin da subito a mettere in pratica e a sviluppare abilità sociali, rapporti interpersonali e soprattutto curiosità.

Il tutto in un ambiente "protetto", dove gli alunni sono seguiti, aiutati, osservati e incoraggiati a incanalare la loro naturale curiosità in qualcosa di buono e positivo per la crescita. Se dunque pensare di lasciare un figlio in una scuola dove impara "soltanto" l'alfabeto a molti genitori potrebbe apparire inconsueto e rischioso, nelle materne danesi i piccoli non rimangono affatto più indietro degli altri, anzi.

University of Stavanger on YouTube/Youtube
L'istruzione materna focalizzata sul gioco, l'esplorazione e la curiosità non è divertimento fine a se stesso, ma un vero strumento per coinvolgere, responsabilizzare e dare ai bambini maggiore fiducia e autostima. Dare ai piccoli libero arbitrio e legittimarli nelle loro scelte, del resto, non deve spaventare gli adulti: un modello così, ragionato e sostenuto da studi pedagogici, può soltanto contribuire a far crescere adulti migliori.