Un enorme telescopio si schianta al suolo dopo la rottura di un cavo: il video del crollo è sconcertante

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di Lorenzo Mattia Nespoli

04 Dicembre 2020

Un enorme telescopio si schianta al suolo dopo la rottura di un cavo: il video del crollo è sconcertante

Una perdita scientifica dalla portata enorme, ripresa dalla telecamera di un drone in un crollo a dir poco spaventoso, quella che ha interessato il gigantesco telescopio di Arecibo, a Porto Rico.

Per 56 anni, lo strumento per l'osservazione astronomica è stato un dispositivo da record dato che, fino al 2016, ha detenuto il primato di radiotelescopio a singola apertura più grande del mondo. Una carriera davvero di tutto rispetto, la sua, che purtroppo ha avuto una fine drammatica il 1 dicembre 2020, quando la struttura, già pesantemente danneggiata, non ha retto più ed è collassata su se stessa, come ripreso nell'impressionante filmato che stiamo per mostrarvi.

via Nature

MDx media/Youtube

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La triste fine della piattaforma di osservazione era purtroppo già nell'aria da qualche tempo. Gli ingegneri, infatti, avevano avvertito che la struttura sospesa di 900 tonnellate poteva cadere in qualsiasi momento sull'enorme parabola larga 305 metri.

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All'inizio di novembre 2020, uno dei principali cavi di sostegno si era spezzato, e da quel momento, per il telescopio, è iniziata la fine.

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Lo schianto colossale è avvenuto poco prima delle 8 del 1 dicembre 2020 e, come è chiaramente visibile dal video che lo ha ripreso, si è trattato di un crollo a dir poco disastroso, visto che ha portato con sé anche varie strutture alle quali il telescopio era agganciato dal 1964, anno in cui entrò in funzione.

 

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Lo strumento di Arecibo è stato protagonista di scoperte astronomiche importantissime nel corso dei suoi anni di attività, ed è per questo che la sua perdita rappresenta quasi un "lutto" nel mondo scientifico.

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Non sono chiare le cause che hanno portato a un collasso di questa portata (si parla di manutenzione scorretta), né se la struttura verrà ricostruita o smantellata del tutto. Quel che è certo è che guardare le immagini del crollo fa davvero male e non resta che augurarsi che non si tratti di una fine definitiva.