Una ricerca afferma che esiste un collegamento tra scarsa intelligenza e omofobia
Sebbene su tanti argomenti che riguardano diritti delle persone, uguaglianza, tolleranza e libertà di scelta oggi siano stati fatti molti passi avanti rispetto al passato, è sotto gli occhi di tutti che sono ancora troppe le persone che proprio non ce la fanno ad accettare ciò che per loro è "diverso".
Pregiudizi, opinioni definitive, convinzioni false e poco ragionate spesso conducono a episodi e manifestazioni tutt'altro che piacevoli. Pensate ad esempio al tema dell'omosessualità: siamo proprio sicuri che questo aspetto - che dovrebbe riguardare solo ed esclusivamente le scelte individuali - sia tollerato e rispettato al 100%? Ovviamente no, e non bisogna certo andare a scavare in profondità per accorgersene. Un'interessante ricerca, a questo proposito, ha messo in relazione l'omofobia con la scarsa intelligenza. Uno studio che per molti potrebbe essere una conferma, e che spinge a combattere sempre di più qualsiasi forma di pregiudizio.
via ScienceDirect
Gay Wedding - Blavou/Wikimedia
Generalizzare e giudicare il prossimo sulla base di supposizioni e per le sue scelte personali è sbagliato e tutti, più o meno, dovremmo saperlo fin dalla giovinezza. Eppure non è affatto così: la storia e l'attualità ci insegnano che tali atteggiamenti sono alla base di intolleranze, conflitti, episodi spiacevoli e chi più ne ha più ne metta. Tristemente, sembra proprio che il genere umano non riesca mai a imparare dai propri errori, perseverando in un vortice di intolleranza sul quale la scienza ha voluto indagare più a fondo.
Dopo le ricerche svolte sul tema del razzismo, questa volta è toccato all'omofobia e, più in generale, a tutti i comportamenti denigratori nei confronti di chi fa scelte sentimentali ritenute "non convenzionali". Gli esperti dell'Università australiana del Queensland, così, hanno deciso di prendere in esame possibili correlazioni tra bassi livelli di quoziente intellettivo e opinioni pregiudizievoli, prevenute e infamanti.
E, stando a quanto è emerso dallo studio, ci hanno visto giusto: le persone intolleranti nei confronti delle coppie dello stesso sesso sono tendenzialmente caratterizzate da minori capacità intellettive. Esaminando un campione di oltre 11.500 australiani, gli scienziati ne hanno prima analizzato le capacità cognitive basandosi su sondaggi e test specifici; in un secondo momento sono passati a quesiti mirati proprio sulla parità di diritti nei confronti dell'universo LGBT. È stato proprio a quel punto che sono saltati fuori i collegamenti.
Capacità cognitive e intellettive ridotte sono direttamente connesse a pregiudizi e atteggiamenti omofobici. In sostanza, i ricercatori hanno scoperto che minori erano i livelli di QI delle persone e maggiori erano le possibilità che fossero totalmente in disaccordo con la frase "le coppie omosessuali dovrebbero avere gli stessi diritti delle coppie eterosessuali".
"Sono pochi gli studi che finora hanno affrontato apertamente i legami tra omofobia e intelligenza - ha commentato Francisco Perales, autore della ricerca - ci sono correlazioni ben note tra ridotte capacità cognitive e pregiudizi, questa analisi lo dimostra". Del resto, in passato erano stati già scoperti collegamenti tra "stupidità" e razzismo, e dunque questa non è che una conferma.
Nel mirino dei ricercatori, oltre alle capacità cognitive, sono finite anche le abilità verbali, l'istruzione e tutte le variabili economiche e sociali. Più si verificavano una serie di condizioni, e più gli atteggiamenti intolleranti e pregiudizievoli erano presenti. Sicuramente si tratta di uno studio che fa riflettere: i pregiudizi si combattono con la cultura, la consapevolezza e le argomentazioni valide. Se lasciamo tutto ciò in secondo piano, la tolleranza e il rispetto saranno sempre dei concetti vaghi e irraggiungibili.