Un alveare urbano per chi non possiede spazi aperti: adesso è possibile essere apicoltori pur vivendo in città
Da una startup di nome Beeing nasce B-Box, un progetto che si pone come obiettivo quello di favorire l'apicoltura urbana. B-Box è un alveare urbano, pensato quindi per la città, in grado di garantire una vita sana e sicura alle api: non è una novità, infatti, che negli ultimi anni la popolazione delle api abbia subìto un drammatico declino. Come incentivare, allora, il ripopolamento degli insetti?
via beeing
Attraverso questo strumento anche coloro che vivono in un appartamento urbano, o che non possiedono grandi spazi aperti, possono diventare apicoltori. L’apicoltura è una pratica che esiste da generazioni e prima era riservata a coloro che possedevano un ampio spazio aperto. Chi ne era privo non poteva, invece, allevare le api per la produzione del miele.
Rispetto agli alveari tradizionali, B-box offre numerosi vantaggi: non è più necessario abbattere gli alveari per recuperare il prodotto o tutelare gli animali indossando degli strumenti protettivi. La struttura è in legno, con un pannello rimovibile, e consente di vedere le api lavorare in qualsiasi momento. La zona in cui vivono le api è separata dalla zona in cui si deposita il miele, e questo permette agli apicoltori di rimuovere i telai e raccogliere il miele senza disturbare gli insetti e senza l’utilizzo di attrezzature specializzate. Questo metodo è più semplice e sicuro rispetto al sollevamento del coperchio di un normale alveare.
All’interno dell’alveare sono presenti poi dei sensori e attraverso un’app per smartphone si possono registrare i dati relativi alla salute degli animali, nonché monitorare la temperatura e l’umidita dell’ambiente. Il design è innovativo, pensato per adattarsi anche ai piccoli spazi, e può essere personalizzato. Estrarre il miele salvaguardando il benessere delle api è ora possibile e la speranza è quella di ripopolare questi insetti tanto preziosi.