La strage per fame degli ucraini, che negli anni '30 ha causato milioni di vittime, è scivolata nell'oblio
Tra il 1932 e il 1933 l’Ucraina fu colpita da una carestia provocata dal regime sovietico che causò milioni di morti. La tragedia fu talmente grande che gli ucraini la descrivono con una parola: Holodomor, o “sterminio per fame”. Tutto ebbe inizio quando Stalin, tra l'autunno del 1932 e la primavera del 1933, decise la collettivizzazione agraria costringendo anche i kulaki, cioè i contadini agiati, ad aderirvi contro la loro volontà.
via BBC
Alexander Wienerberger/Wikipedia
Questa decisione innescò una carestia che colpì diverse zone dell’Unione Sovietica. Alla popolazione, che venne accusata di contestare il sistema della proprietà collettiva, vennero requisiti i terreni e le risorse agricole. In tutta l'Urss si stima che le vittime furono milioni. Si registrarono anche casi di cannibalismo, soprattutto di bambini. Mosca soffocò il dissenso e nascose l’improvvisa scomparsa di milioni di persone manipolando i dati demografici. Anche in seguito all’accaduto, nonostante le testimonianze raccontino di corpi scheletrici e città decimate, i fatti vennero insabbiati e la strage è scivolata nell'oblio.
Walking in Wascana/Wikimedia Commons
Il 29 novembre 2006 il Presidente ucraino Viktor Yushchenko ha firmato la legge che definisce l'Holodomor un evento nato da una precisa scelta politica. Anche la Russia si oppone alla definizione di "genocidio". La legge ha proclamato il quarto sabato di novembre "Giorno del ricordo" per commemorarne le vittime innocenti. Attualmente l'Holodomor è stato riconosciuto come atto di genocidio dai Parlamenti di 24 Stati.
Perché questa tragica vicenda è scivolata nell'oblio?