Un uomo fallisce il colloquio di lavoro senza averlo nemmeno iniziato: "tradito" dalla receptionist
Affrontare un colloquio di lavoro è una situazione che genera ansie e preoccupazioni a tutti. Parlare con dei perfetti sconosciuti e "farsi valere" sotto il profilo personale e professionale dando una buona impressione non è affatto una cosa semplice. Per questo si cerca sempre di tirar fuori il meglio di sé, magari escogitando strategie ad hoc e cercando di non cadere in errori che potrebbero risultarci "fatali".
Ogni dettaglio conta, anche quello che riteniamo più insignificante. Sicuramente ne sa qualcosa l'uomo di cui stiamo per parlarvi, che ha fallito miseramente il suo colloquio senza quasi averlo nemmeno iniziato, per un motivo che non si sarebbe mai aspettato.
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La vicenda è un vero "avvertimento" per tutti coloro che si accingono a varcare la porta di un'azienda che potrebbe assumerli. Non importa quanti colloqui siano stati sostenuti nel corso della vita, l'errore decisivo può essere sempre dietro l'angolo ad aspettarci. In questo caso è stato proprio così, e lo scivolone dell'uomo è stato più che inatteso.
L'uomo è stato scartato dall'azienda appena 5 minuti dopo essere entrato nell'ufficio. Il motivo? Nessuna presunta inadeguatezza professionale, ma una questione di predisposizione. La receptionist che lo ha accolto, infatti, ha subito notato che il candidato le si è rivolto con atteggiamento quasi sprezzante, rispondendo a metà ed evitando il contatto visivo. Forse credeva che non fosse opportuno essere troppo gentili con un'addetta alla segreteria, ma si sbagliava di grosso.
La donna, infatti, era tutt'altro che una "semplice" receptionist: era la responsabile delle assunzioni. Dopo aver constatato il suo atteggiamento, la dirigente ha chiamato il candidato in sala riunioni per spiegargli a chiare lettere che ogni persona, nell'azienda, conta e merita rispetto, dai vertici agli impiegati più semplici.
"Grazie per averci dedicato il tuo tempo, ma il colloquio è finito". Sono bastate qualche domanda e la spiegazione suddetta perché il candidato si vedesse rifiutare il lavoro. L'episodio, raccontato sul web e divenuto in breve tempo virale, ha suscitato moltissime reazioni da parte degli utenti. Tra loro, c'è chi concorda con la decisione immediata dell'addetta al personale e chi invece sostiene che l'azienda avrebbe potuto almeno dare una possibilità al candidato.
Non c'è dubbio che educazione, rispetto e buone maniere dovrebbero essere sempre al primo posto in ogni situazione, e probabilmente la donna ha pensato che, dall'atteggiamento tenuto con la presunta receptionist, il futuro collega avrebbe potuto comportarsi in modo scortese anche con i suoi pari o, peggio, con i clienti.
Che ne pensate? Reazione eccessiva oppure giustificata? Il candidato meritava un'altra possibilità?