Un team di ricerca riesce a rendere potabile l'acqua di mare in soli 30 minuti grazie all'energia solare
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Ci sono cose che le persone nate nelle parti "giuste" del mondo spesso danno semplicemente per scontate. L'acqua potabile rientra di sicuro fra queste. Per quanto a molti possa sembrare un bene primario e garantito, la sua disponibilità e la sua presenza non sono affatto così diffuse in tutto il globo.
Le persone che ogni giorno sono costrette a fare i conti con carenze idriche e mancanza di acqua potabile e sicura sono moltissime, circa 785 milioni, stando a un rapporto dell'Oms. Una cifra più che enorme, per un problema sul quale è sempre più urgente intervenire, e farlo con soluzioni intelligenti, rivoluzionarie ed ecologiche come quella che di cui vi stiamo per parlare. Sul nostro Pianeta l'acqua non manca: rendere fruibile anche quella che di base non lo è rappresenta una sfida fondamentale. Un team di ricerca è riuscito a rendere bevibile quella del mare in soli 30 minuti.
via Clarin
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DFID - UK Department for International Development/Wikimedia
Potabile, sicura e pulita, in circa mezz'ora e attraverso l'energia rinnovabile. Non è un sogno o un'utopia, ma la realtà di quanto è riuscito a fare il team di ricerca globale guidato dal professor Huanting Wang, del Dipartimento di ingegneria chimica dell'università australiana Monash. La notizia è di quelle che fanno tirare un sospiro di sollievo e di speranza, alla luce delle implicazioni che potrebbero avere su intere fasce meno fortunate della popolazione mondiale.
Pubblicato sulla rivista Nature Sustainability, lo studio descrive come i ricercatori sono stati capaci di filtrare le particelle native dall'acqua di mare e generare 139,5 litri di acqua potabile per chilogrammo di MOF al giorno, laddove per "MOF" si intende un materiale metallo-organico appositamente utilizzato per la trasformazione del liquido. Senza entrare troppo nei dettagli tecnici, basti sapere che questo metodo è di gran lunga più efficace delle classiche tecniche di desalinizzazione, risultando di fatto rivoluzionario.
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Differentemente dagli altri metodi, che presentano un assorbimento energetico piuttosto cospicuo, questa nuova tecnologia prevede l'utilizzo dell'energia solare, la fonte più abbondante e rinnovabile che il nostro Pianeta ci mette a disposizione. Efficienza e rispetto per l'ambiente, dunque, che hanno permesso agli scienziati di creare PSP-MIL-53, un MOF fotosensibile e "specializzato" in questo compito così difficile.
«Il nostro studio ha ha dimostrato con successo che i MOF fotoresponsivi sono un adsorbente promettente, efficiente dal punto di vista energetico e sostenibile per la desalinizzazione - ha commentato il professor Wang - abbiamo intrapreso un nuovo percorso entusiasmante per ridurre la domanda di energia e migliorare la sostenibilità della desalinizzazione dell'acqua». Ci auguriamo ovviamente che sia proprio così, e che presto molte persone in difficoltà possano beneficiare di questa importantissima scoperta.