Un team di ricerca riesce a rendere potabile l'acqua di mare in soli 30 minuti grazie all'energia solare

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di Lorenzo Mattia Nespoli

26 Dicembre 2020

Un team di ricerca riesce a rendere potabile l'acqua di mare in soli 30 minuti grazie all'energia solare

Ci sono cose che le persone nate nelle parti "giuste" del mondo spesso danno semplicemente per scontate. L'acqua potabile rientra di sicuro fra queste. Per quanto a molti possa sembrare un bene primario e garantito, la sua disponibilità e la sua presenza non sono affatto così diffuse in tutto il globo.

Le persone che ogni giorno sono costrette a fare i conti con carenze idriche e mancanza di acqua potabile e sicura sono moltissime, circa 785 milioni, stando a un rapporto dell'Oms. Una cifra più che enorme, per un problema sul quale è sempre più urgente intervenire, e farlo con soluzioni intelligenti, rivoluzionarie ed ecologiche come quella che di cui vi stiamo per parlare. Sul nostro Pianeta l'acqua non manca: rendere fruibile anche quella che di base non lo è rappresenta una sfida fondamentale. Un team di ricerca è riuscito a rendere bevibile quella del mare in soli 30 minuti.

via Clarin

DFID - UK Department for International Development/Wikimedia

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Potabile, sicura e pulita, in circa mezz'ora e attraverso l'energia rinnovabile. Non è un sogno o un'utopia, ma la realtà di quanto è riuscito a fare il team di ricerca globale guidato dal professor Huanting Wang, del Dipartimento di ingegneria chimica dell'università australiana Monash. La notizia è di quelle che fanno tirare un sospiro di sollievo e di speranza, alla luce delle implicazioni che potrebbero avere su intere fasce meno fortunate della popolazione mondiale.

Pubblicato sulla rivista Nature Sustainability, lo studio descrive come i ricercatori sono stati capaci di filtrare le particelle native dall'acqua di mare e generare 139,5 litri di acqua potabile per chilogrammo di MOF al giorno, laddove per "MOF" si intende un materiale metallo-organico appositamente utilizzato per la trasformazione del liquido. Senza entrare troppo nei dettagli tecnici, basti sapere che questo metodo è di gran lunga più efficace delle classiche tecniche di desalinizzazione, risultando di fatto rivoluzionario.

Pixabay

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Differentemente dagli altri metodi, che presentano un assorbimento energetico piuttosto cospicuo, questa nuova tecnologia prevede l'utilizzo dell'energia solare, la fonte più abbondante e rinnovabile che il nostro Pianeta ci mette a disposizione. Efficienza e rispetto per l'ambiente, dunque, che hanno permesso agli scienziati di creare PSP-MIL-53, un MOF fotosensibile e "specializzato" in questo compito così difficile.

«Il nostro studio ha ha dimostrato con successo che i MOF fotoresponsivi sono un adsorbente promettente, efficiente dal punto di vista energetico e sostenibile per la desalinizzazione - ha commentato il professor Wang - abbiamo intrapreso un nuovo percorso entusiasmante per ridurre la domanda di energia e migliorare la sostenibilità della desalinizzazione dell'acqua». Ci auguriamo ovviamente che sia proprio così, e che presto molte persone in difficoltà possano beneficiare di questa importantissima scoperta.