La risata dei bambini al solletico non sempre indica divertimento: lo afferma uno studio
Non lo soffrono solo i bambini ma anche gli adulti. Tutti noi lo abbiamo subìto e lo abbiamo fatto per scherzo: parliamo del solletico. Si tratta di una reazione fisiologica, sensitiva e tattile causata dal tocco improvviso di una parte del corpo che provoca, a chi lo subisce, movimenti involontari e risate. Ma c’è chi, quando riceve il solletico, non ride ma si infastidisce. Uno studio rivela perché il solletico, specialmente nei bambini, non è sempre una buona cosa.
La ricerca, compiuta dall’Università della California, si è soffermata sul rapporto tra solletico e bambini. Sostiene che la risata che i bambini fanno quando ricevono il solletico non sempre indica piacere: la risata sembrerebbe essere un riflesso non direttamente legato al loro stato d’animo. Anzi, il solletico potrebbe dare fastidio e perfino dolore: spesso i bimbi dicono “basta” ma, poiché ridono, non sempre li prendiamo sul serio. Quando il solletico diventa forte e continuativo potrebbe risultare rischioso, perché impedirebbe al bambino di respirare correttamente.
Quella che compare sul volto del bambino probabilmente è una smorfia, non una risata. Secondo lo studio la risata da solletico può essere un riflesso spasmodico usato dall’organismo per rilasciare tensione. Nei casi più estremi il solletico può portare ad una perdita del controllo dei muscoli, ad una paralisi temporanea, a una perdita di conoscenza, nausea e insufficienza respiratoria. Un’altra ricerca si è invece soffermata sulla vulnerabilità di chi subisce il solletico. Chi subisce il solletico ha, in quel momento, un minor controllo del proprio corpo e delle proprie reazioni e c’è chi utilizza questa vulnerabilità per imporre il proprio dominio.
Non vogliamo in questo articolo imporre il divieto e suscitare la paura di fare il solletico: la pratica può diventare pericolosa quando diventa esagerata. Ascoltiamo sempre i bimbi perché non sempre il solletico può fare piacere.