Prove tecniche di dittatura: queste rare foto ritraggono Hitler mentre ripassa i suoi discorsi carichi d'odio

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di Lorenzo Mattia Nespoli

30 Dicembre 2020

Prove tecniche di dittatura: queste rare foto ritraggono Hitler mentre ripassa i suoi discorsi carichi d'odio

Quando pensiamo a una figura come quella di Adolf Hitler, il sanguinario dittatore responsabile di persecuzioni razziali e della morte di milioni di persone, ci vengono subito alla mente le immagini che vediamo sui libri di storia o magari in qualche filmato dell'epoca.

Statico, serio, in uniforme e preso a urlare con foga parole cariche d'odio e retorica alle folle: così spesso conosciamo il Fuhrer. Del resto, l'eloquio e i discorsi motivanti erano requisiti fondamentali per convincere le masse e guadagnare consenso, elementi irrinunciabili per un uomo che doveva a tutti i costi far valere le sue idee razziste e antidemocratiche. Tuttavia, sebbene sia difficile crederlo, Hitler era anche una persona vanitosa e insicura, tremendamente preoccupata di come doveva apparire in pubblico. Lo testimoniano le foto meno conosciute che stiamo per mostrarvi: scatti a dir poco inconsueti, che ritraggono il dittatore mentre provava i suoi discorsi, e che lui non avrebbe mai voluto rendere note.

via Mirror

rarehistoricalphotos.com - Public domain

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Parole e gesti: ancora oggi, proprio come allora, questi due aspetti della comunicazione umana sono fondamentali per creare consenso, sebbene la società in cui viviamo sia molto più "virtuale" di quella passata. Ed è proprio sui discorsi che Hitler - e tanti altri dittatori - hanno basato la loro propaganda, che si avvaleva della fotografia come strumento fondamentale.

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Pensate allora se, proprio tramite le foto, il Fuhrer fosse stato mostrato in vesti "umane", come un comune mortale che prova un discorso da tenere davanti a una folla. Un lato di quest'uomo che è ben visibile nelle foto scattate nel 1925 da Heinrich Hoffmann, il fotografo personale di Hitler, che gliele mostrava per accrescere la fiducia in sé e rassicurarlo della "potenza" delle sue pose.

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Sebbene il Fuhrer ordinò a Hoffmann di distruggerle, il fotografo non lo fece, e oggi sono qui a rivelarci un lato più nascosto di questo dittatore. Esercitandosi davanti a uno specchio, Hitler programmava la sua ascesa e pianificava ogni dettaglio del suo potere e del tremendo mondo che idealmente sognava. Mentre lo faceva Hoffmann era lì, a coglierlo in pose in cui di certo nessuno è stato abituato a conoscerlo.

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Per questo, il dittatore non avrebbe mai voluto che si sapesse che non era di natura un oratore carismatico come voleva far credere. In realtà, aveva bisogno di lunghe preparazioni per le sue uscite in pubblico, come dimostrano questi interessanti scatti dietro le quinte. Sebbene avesse voluto con tutto se stesso che queste immagini non venissero pubblicate, alla fine Hoffmann le svelò in un suo libro del 1955.

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"La sua voce era come un grido, i suoi gesti una specie di pantomima, il suo viso faceva contorsioni rabbiose e aveva schiuma agli angoli della bocca", scrisse Daniel Binchy, ambasciatore irlandese a Berlino, presente durante uno dei discorsi pubblici tenuti da Hitler, ed è difficile dargli torto. Nel giro di pochissimi anni da quando queste foto furono scattate, la sua ascesa fu travolgente, in buona parte per opera della propaganda.

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Hoffmann ritrasse Hitler in centinaia di migliaia di fotografie, alimentando l'orribile macchina che fu il suo partito mentre segnava una delle pagine più tristi della storia. Sfortunatamente nessuno, all'epoca, ebbe l'occasione di vedere questa persona nel suo lato umano, insicuro, calcolatore, comprendendo magari che poteva essere meno "onnipotente" di quanto si pensasse. A noi, oggi, non resta che trarre insegnamento da tutto ciò, augurandoci che nessuno mai cada nel tranello di uomini malvagi e disposti a tutto pur di guadagnare potere.

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