Le immagini di questo fotografo ci mostrano cosa significa essere bambini in varie parti del mondo
Certe cose non sono sempre scontate come sembrano. Pensate all'infanzia: molte persone, nate magari nei contesti più agiati del mondo, pensano ai bambini come a creature che giocano, vanno a scuola e si divertono con spensieratezza. Tuttavia, non è così dappertutto.
Il nostro mondo, infatti, presenta ancora oggi delle disparità difficili da colmare, tali che lo stesso concetto di infanzia assume significati totalmente diversi a seconda del contesto a cui appartiene. Ecco perché fotografie come quelle che stiamo per mostrarvi sono affascinanti e allo stesso tempo fanno riflettere. L'autore è Massimo Bietti, un talentuoso fotografo italiano che gira per il mondo catturando ritratti di piccoli uomini e donne che riescono davvero a lasciare un segno profondo in chi li osserva. È impressionante osservare come la vita quotidiana e le abitudini dei bambini siano diverse da posto a posto. Questi scatti, profondi e colmi di emozione, sono testimonianze preziose della vastità di culture che il nostro mondo è sempre pronto a regalarci.
1. Qui siamo in Russia: per questo bimbo, abiti pesanti e clima ostile sono la quotidianità
2. Lo splendido sorriso di una bambina indiana
3. Un bimbo del Sud Sudan con la sua capretta: anche in un contesto difficile come quello dello Stato africano, questo piccolo ci regala un'espressione piena di gioia
4. Un meraviglioso scatto dall'Etiopia
5. Un altro bimbo del Sud Sudan, in una posa piena di orgoglio e dignità.
6. Qui siamo in Madagascar
7. Questo piccolo dall'espressione adorabile è stato ritratto da Bietti in Cambogia
8. Una simpatica scena di vita quotidiana dall'Etiopia
9. Papua Nuova Guinea: un'immagine davvero affascinante
10. Dalla Norvegia!
11. La splendida posa di una piccola malesiana
12. Un meraviglioso scatto dall'India
13. Un piccolo cambogiano a fianco di un temibile coccodrillo!
Scatti ricchi di fascino: sembra proprio che ognuno di questi piccoli abbia una storia da raccontare. Di sicuro, l'infanzia non è la stessa dappertutto.