Centinaia di cuccioli acquistati dalle famiglie durante il lockdown sono stati messi in vendita
A volte, davanti a certi episodi e a certe notizie, viene davvero da pensare che gli esseri umani siano capaci di dare dimostrazioni pressoché infinite di scarsa sensibilità ed egoismo portato ai massimi livelli. Ce ne accorgiamo, soltanto per fare un esempio, ogni volta che vengono commessi atti di malvagità e soprusi ai danni di animali indifesi, trattati come creature senz'anima, veri e propri giocattoli in balìa dei nostri capricci.
Non potremmo pensare altrimenti leggendo che moltissime famiglie che hanno acquistato dei cuccioli durante i lockdown dovuti alla pandemia di Coronavirus ora stanno decidendo, senza mezzi termini, di sbarazzarsene.
via The Times
Purtroppo è proprio così, e l'allarme è arrivato da più contesti in giro per il mondo. I lunghi mesi di confinamento per contrastare la malattia che ha sconvolto il mondo a partire dai primi mesi del 2020 hanno spinto molte famiglie all'acquisto di animali, creature che tenessero compagnia e rallegrassero l'atmosfera casalinga. Stiamo parlando in particolare di cani, presi in casa quando erano cuccioli.
È bastato un graduale ritorno alla normalità, tuttavia, perché molte persone si rendessero conto che i cagnolini non facevano più al caso loro. Sebbene in tanti ancora lavorino da casa, sembra proprio che il "capriccio" di prendere un animale durante il lockdown sia ormai acqua passata. Lo confermano i moltissimi annunci che sono apparsi sui siti web dedicati proprio agli animali, cuccioli di età compresa tra 6 e 12 mesi offerti per cifre che spesso superano i 3.000 euro.
È come se i proprietari, stanchi di quello che un tempo era un piacevole diversivo, ora avessero deciso di passare oltre, intenzionati più che mai a recuperare i molti soldi spesi. Fermo restando che adottare un animale è una scelta che dovrebbe sempre essere preferita all'acquisto, quando si decide di prendere un cane in casa bisognerebbe sempre valutare l'effettiva capacità di poterlo mantenere e prendersene cura nel migliore dei modi.
In molti, troppi casi, infatti, si vedono animali lasciati quasi completamente a sé stessi, tenuti da famiglie che li considerano poco più che "accessori" con cui divertirsi, far vedere agli altri e poter dire che hanno un cane. Beagle, pastori belga, bulldog: sono davvero tanti gli animali di razza che vengono venduti dopo nemmeno un anno di convivenza con persone che sembravano averli accolti. E i motivi sono pressappoco sempre gli stessi: mancanza di tempo, troppi impegni, decisioni prese d'impulso senza valutare bene le conseguenze.
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E purtroppo, situazioni come queste sono anche piuttosto dannose per i cani stessi, che si trovano a subire distacchi affettivi e cambiamenti di ambiente di sicuro poco piacevoli. Oltre ai siti di annunci, anche le organizzazioni benefiche hanno confermato che, negli ultimi mesi, si sono moltiplicate le chiamate di persone in cerca di qualcuno che potesse prendersi cura dei loro cani, in un fenomeno piuttosto triste e che fa riflettere.
Ancora una volta gli esseri umani hanno dato una dimostrazione di scarsa lungimiranza, con conseguenze negative ed evidenti su tante creature ignare e innocenti.
https://www.rspca.org.uk/-/news-fears-recession-and-lockdown-puppies-could-spark-dog-welfare-crisis