Entrambi i figli hanno la stessa malattia rara : la mamma è costretta a scegliere a quale dei due donare un rene
La vita a volte è fatta di scelte complicate da affrontare, di quelle che sembrano far materializzare alcuni dei peggiori scenari che ci vengono in mente, trasformandoli in realtà.
Ne sa qualcosa la donna del Regno Unito di cui stiamo per parlarvi, costretta ad effettuare una scelta che mai avrebbe creduto possibile in vita sua, a causa di una patologia genetica di cui si sono ammalati due dei suoi figli nel giro di poco tempo. Una vicenda complessa, utile anche per far luce su una condizione che merita attenzione e sensibilizzazione.
via Mirror
Scegliere tra un figlio o una figlia a cui donare un rene: messa così, sembra una situazione piuttosto incredibile, ma è quello che purtroppo è successo a Sarah Bingham, 41enne di Northumberland, Regno Unito. Tutto è cominciato nel 2016, quando ad Ariel, 16 anni, è stata diagnosticata la nefronoftisi, una rara malattia genetica che colpisce i più giovani e porta all'insufficienza renale.
Tre anni più tardi, anche a Noah, 20 anni, è purtroppo toccata la stessa sorte. Dopo essersi ammalato, gli accertamenti hanno confermato ciò che si temeva: nefronoftisi, e in una forma persino più grave di come si era manifestata nella sorella. Così, viste le ridottissime capacità renali dei due figli di Sarah, i medici hanno stabilito che l'unica soluzione praticabile fosse quella di un trapianto, da svolgere ovviamente con un donatore compatibile.
Il destino ha voluto che la compatibilità ci fosse solo con Sarah: il padre dei ragazzi, infatti, non aveva i requisiti necessari per donare un suo rene. Ed è stato proprio a quel punto che, per la donna, si è materializzato l'incubo. Scegliere uno dei suoi due figli a cui donare il rene era una decisione pressoché impossibile da prendere. Tristemente, nonostante la scelta difficilissima, i medici hanno ufficialmente lasciato alla donna l'onere della decisione.
"Entrambi i miei figli avevano bisogno di un rene, ma io ovviamente ne potevo donare solo uno: è stato terribile", ha raccontato Sarah, ed è difficile darle torto. Per fortuna, in mezzo a una circostanza così difficile, si è aperto uno spiraglio di speranza. Due amici di famiglia, dopo i dovuti accertamenti, sono risultati compatibili con Noah, cosa che ha consentito a Sarah di donare il suo rene alla figlia Ariel.
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Una situazione, quella di Sarah e della sua famiglia, che ha fatto luce in maniera piuttosto cruda sulla nefronoftisi, una patologia su cui molte famiglie con minori dovrebbero essere più informate. "È una crudele realtà - ha commentato Maria Tennant, responsabile comunicazione di Kidney Research UK, ente benefico che raccoglie fondi per patologie renali - Non ci sono trapianti sufficienti per tutti quelli che ne hanno bisogno, e la dialisi può essere davvero complicata".
Nonostante sia rara, infatti, questa malattia può condurre a complicazioni e urgenze a cui spesso né le famiglie né i sistemi sanitari sono preparati. Ecco perché le associazioni che se ne occupano hanno colto l'occasione per sensibilizzare e incoraggiare tutti a donare gli organi. Non ci resta che augurare tutto il meglio ad Ariel, Noah e ai tanti altri giovani che lottano contro patologie rare e gravi come loro.