Questa bimba di 8 anni è stata espulsa da scuola perché ha una "cotta" per una sua compagna di classe
Una delle cose che contraddistingue i bambini è la loro spontaneità. Durante il periodo dell'infanzia i limiti a cosa dire e cosa fare quasi non esistono, e in fondo è proprio qui che sta la bellezza di essere bambini. Tutte cose che il vicepreside della Rejoice Christian School di Owasso, Oklahoma, non ha minimamente tenuto in considerazione quando ha pensato bene di espellere dall'istituto un'alunna di appena 8 anni, "colpevole" di aver detto a una sua compagna di classe che aveva una "cotta" per lei.
Una frase del tutto innocente, che è costata alla piccola una ramanzina a sfondo religioso e, come se non bastasse, l'espulsione. "La Bibbia dice che il matrimonio è permesso solo con un uomo, e solo con un uomo puoi avere figli": così si è espresso il rappresentante scolastico, facendo scoppiare in lacrime Chloe Shelton, che è tornata a casa dalla mamma chiedendole se Dio la amasse ancora.
via Fox 23 News
Le parole della piccola, pronunciate in cortile durante la ricreazione, non sono evidentemente andate giù né ai suoi insegnanti, né al vicepreside che, interpellato dalla madre di Chloe sulla questione, ha ribadito con fermezza che la sua scuola non tollera alcun tipo di relazione tra gli studenti, men che meno di tipo omosessuale.
La donna, indignata, rattristata e delusa per quanto detto e accaduto, ha fatto notare che sua figlia dovrebbe crescere con l'idea di poter amare chiunque voglia, indipendentemente da tutto. Parole che hanno finito per aggravare ancora di più la sua posizione con le autorità scolastiche. È stato a quel punto, infatti, che il sovrintendente le ha fatto sapere che avrebbe espulso anche l'altro figlio, di 5 anni.
"Hanno cacciato i miei figli dall'unica scuola che abbiano mai frequentato e in cui si erano abituati a insegnanti e amici per qualcosa che mia figlia non conosce o non comprende appieno", è stato l'amaro commento di Delanie Shelton. La scuola, dal canto suo, ha preferito non rilasciare alcun commento pubblico sulla vicenda, sostenendo che non avrebbe potuto farlo per motivi di privacy.
"Le persone dovrebbero poter fare qualunque cosa le renda felici" ha aggiunto Delanie, rendendo noto un episodio che, come prevedibile, è diventato ben preso di dominio pubblico. Come altre volte sembra che, nonostante tante conquiste e sensibilizzazioni, si faccia ancora fatica a esercitare tolleranza e accettazione anche laddove tali valori andrebbero insegnati.