Becerrillo: il terrificante cane da guerra, arma dei conquistatori spagnoli

di Irene Grazia Paladino

27 Febbraio 2021

Becerrillo: il terrificante cane da guerra, arma dei conquistatori spagnoli

I cani sono stati considerati per moltissimo tempo delle potenti armi da guerra. Oggi, per noi, sono dei fedeli amici a 4 zampe ma per secoli hanno prestato servizio in importanti guerre: venivano usati per rompere le formazioni nemiche prima che gli umani intervenissero nei combattimenti, contribuivano all’esplorazione dei territori, diventavano sentinelle o inseguitori. Con la modernizzazione della guerra, i cani hanno addirittura ottenuto un'armatura per evitare lesioni.

Se questa è stata per molto tempo la pratica di diversi popoli – come egizi, greci, romani, britannici e persiani – i conquistatori spagnoli hanno portato il concetto di “cani da guerra” ad un livello prima mai visto e terrificante: Becerrillo era la loro terrificante e temuta arma da guerra.

via actualidad

azman63/reddit

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Becerrillo (letteralmente “piccolo toro”) era il nome di un cane d'attacco castigliano, protagonista durante le guerre consumate al tempo dei conquistatori spagnoli. La data e il luogo di nascita di Becerrillo sono sconosciuti, nonostante gli storici abbiano fatto delle ipotesi. La cosa che sappiamo oggi con certezza è che era un cane di taglia media con occhi neri e un mantello di colore rosso e le prime notizie che abbiamo di lui risalgono al 1511: già allora il suo manto era segnato da cicatrici di battaglia.

NORTH 02/Youtube

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Si parla di Becerrillo come il cane più feroce di tutti, era di proprietà di Juan Ponce de León, un alto ufficiale militare nel governo coloniale di Hispaniola. Poiché l’ufficiale era spesso impegnato, il cane veniva affidato al capitano Diego Guilarte de Salazar, un uomo astuto che ha usato Becerrillo per attaccare i nativi che sfidavano i conquistadores. Quando i nativi attaccarono a sorpresa il villaggio in cui accampavano le truppe spagnole, Becerrillo abbaiò ai conquistadores per farli svegliare. La battaglia iniziò e anche Becerrillo fu artefice del massacro: iniziò così la sua fama.

Divenne il cane più temuto e, per questo, veniva nutrito con le stesse razioni degli uomini e veniva pagato con un salario. Il cane perse la vita nel 1514 durante una battaglia, fu ferito da alcune frecce nonostante indossasse spesso una giacca imbottita e tutti fossero convinti della sua indistruttibilità.