Un tribunale cinese obbliga un uomo a pagare 7.700 $ all'ex moglie come risarcimento per i lavori domestici
Si sa: la vita coniugale non è sempre una passeggiata. Spesso i "ruoli" che marito e moglie giocano all'interno della coppia non sono equi e rispettosi della dignità personale, e questo discorso spesso si ripercuote negativamente in particolare sulle donne. Sono molte le realtà del mondo, infatti, in cui si pensa che le figure femminili abbiano, in qualche modo, meno diritti rispetto ai loro coniugi maschili.
La moglie cinese di cui stiamo per parlarvi, tuttavia, rappresenta un'eccezione. Dalla sua parte c'è stata una legge fatta applicare dal tribunale a cui si è rivolta al momento del divorzio. Un testo che prevede veri e propri risarcimenti in denaro per il coniuge che, durante gli anni di matrimonio, ha svolto il maggior numero di lavori domestici e si è preso più cura dei figli.
via CNN
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Avete capito bene: quando è arrivato il momento di formalizzare il divorzio e tirare le somme, il tribunale ha obbligato il marito a risarcire di 7.700 dollari la sua ex moglie. Il motivo? Durante i 5 anni del loro matrimonio, la donna ha svolto più lavori domestici di lui, tra cura della casa e crescita del loro figlio.
Stando a quanto hanno riferito i media locali, la richiesta di divorzio sarebbe partita dall'uomo, il quale però, al termine delle verifiche e delle pratiche necessarie, sarebbe rimasto "vittima" della sua stessa volontà di separarsi, proprio perché la moglie si è appellata al testo legislativo entrato in vigore a gennaio 2021 in Cina, il quale include una clausola specifica dedicata ai riconoscimenti dovuti al coniuge che, tra i due, passa più tempo a svolgere le fatiche domestiche. La donna avrebbe anche sostenuto di essere stata tradita dall'ex marito.
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Una vicenda che ha sollevato un'ampia discussione, e che segue altre misure ufficiali adottate sempre dalla Cina relativamente alle coppie che divorziano. C'è stato anche chi, come l'avvocato divorzista Zhong Wen, si è espresso sostenendo che l'importo pagato dal marito fosse troppo basso. "Chi svolge per la maggior parte del tempo lavori domestici - ha detto - viene spesso svalutato, con l'effetto che le sue capacità di sopravvivenza nella società e le sue capacità professionali diminuiscono".
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Qualunque sia il giusto riconoscimento, si può dire senza sbagliare che questa donna ha avuto la meglio sul marito. Oltre alla cifra di 7.700 dollari, infatti, ha anche ricevuto la tutela del figlio e un mantenimento per gli alimenti che ammonta a circa 300 dollari al mese. È importante, a questo proposito, notare che un aspetto della vita coniugale come quello dei lavori domestici, immateriali e mai retribuiti, sia stato riconosciuto come un impegno vero e proprio.
Che ne pensate? Il tribunale ha preso la decisione giusta obbligando l'uomo a risarcire la moglie per tutto quello che ha fatto in casa e con il figlio?