Le vecchie cabine da sci diventano sale da pranzo private e sicure ai tempi del Covid
Uno dei settori più colpiti dal Covid-19 è quello della ristorazione. La domanda che tutti ci poniamo è: quando si tornerà alla normalità? Non abbiamo ancora la risposta, ma alcuni ristoratori negli Stati Uniti hanno cercato il modo di ospitare a pranzo i propri clienti nel rispetto delle precauzioni, del distanziamento e delle norme sanitarie. Come? Utilizzando delle vecchie cabine da scii come piccole sale da pranzo private in grado di ospitare solamente poche persone.
via forbes
Wendy e Rich Tucciarone gestiscono un birrificio e un ristorante nella fredda città di Steamboat Springs, meta di turisti nel periodo invernale. La coppia, nei mesi estivi, sono riusciti a cavarsela ospitando i clienti nel terrazzo nel pieno rispetto del distanziamento sociale ma avevano paura di quale sarebbe potuto essere il loro destino nei mesi più freddi, quando neanche stufe e termosifoni sono in grado di contrastare le temperature sotto lo zero. Per paura di dover affrontare un’inevitabile chiusura dell’attività, Wendy e Rich hanno trovato una soluzione: un loro collaboratore ha proposto di riciclare le vecchie cabine da sci. Queste infatti possono essere posizionate all’aperto e, allo stesso tempo, consentono di stare al riparo in uno spazio sicuro in grado di ospitare da 4 a 6 persone.
La coppia, appassionata di sci, ha apprezzato subito l’idea e ha chiesto aiuto ad una donna che – tempo prima – aveva acquistato molte cabine usate nella speranza di convertirle in qualcos’altro. Dominique Bastien è la proprietaria di The Gondola Shop, una piccola officina che ristruttura e ripara vecchie gondole. Queste sono diventate delle piccole sale private: Wendy e Rich ne hanno istallate 3 nel loro patio e la donna sostiene che sono state per la loro attività una vera e propria salvezza in quanto hanno permesso di aumentare i posti a sedere rispettando comunque le distanze e le norme sanitarie. Ogni cabina può ospitare da 4 a 6 persone, tutte appartenenti allo stesso nucleo familiare. Una volta liberata la cabina, questa viene tenuta libera per circa 30 minuti: viene pulita, disinfettata e viene tenuta aperta per permettere di far girare l’aria.
Anche altri ristoratori hanno apprezzato la soluzione di Bastien, che ha iniziato a ricevere molte richieste anche dai ristoranti di Cleveland, Washington, San Francisco, Utah. Così lei e il suo team – composto da un pittore, un saldatore, un falegname e altri artigiani – hanno iniziato a sistemare le cabine quanto più velocemente possibile. Non sono infatti solamente una soluzione funzionale in questo periodo delicato, ma anche una soluzione esteticamente accattivante che cattura l’attenzione dei passanti: sicuramente le cabine da sci regalano un’esperienza di ristorazione diversa.