Due terrapiattisti provano a raggiungere la fine del mondo in barca: sbagliano isola e vengono arrestati
Nonostante le prove che dimostrano il contrario siano ormai molte e di vario genere, c'è ancora chi, negli anni Venti del 2000, stenta a credere che la Terra sia tonda. E non si tratta di semplici opinioni, ipotesi o vaghe fantasie rispetto a un dato geografico tanto semplice quanto stravagante, ma di vere e proprie teorie, con tanto di "dimostrazioni", spiegazioni e complotti di vario genere volti a sostenere un concetto così.
Non è un caso se oggi esistono diverse realtà associative che cercano, in verità senza troppo successo, di portare avanti un'evidenza così difficilmente digeribile, confutata in primis dalle basi dell'insegnamento che tutti noi riceviamo. Una dimostrazione di queste convinzioni estreme e dei loro esiti piuttosto deludenti è la vicenda che stiamo per raccontarvi. I protagonisti? Due intraprendenti terrapiattisti che hanno deciso di partire in barca per il viaggio di una vita: raggiungere il "confine del mondo".
via Vice
Una cospirazione tanto incredibile quanto misteriosa a livello globale. Chiedetelo a ogni sostenitore della Terra piatta, e di sicuro vi parlerà di qualcosa del genere. Tuttavia, fino a questo momento, quando si parla di prove concrete, bisogna dire che queste teorie si sono rivelate piuttosto deludenti. E non servirebbe nemmeno scomodare l'astronomia, né tantomeno ricorrere agli scatti fotografici che ci ritraggono, sferici, dallo spazio, per dimostrare la forma reale del nostro Pianeta. Tuttavia, per le persone convinte che la Terra sia un'enorme distesa piatta nulla è sufficiente: sarebbero disposte a tutto pur di dimostrare che hanno ragione.
La coppia di terrapiattisti in questione lo dimostra. I due italiani, marito e moglie di mezza età, hanno fatto notizia e suscitato scalpore quando, per arrivare al presunto confine della Terra, hanno percorso l'intera penisola italiana da nord a sud, diretti in Sicilia. Una volta lì, hanno venduto la loro auto per comprare una barca, che li avrebbe portati a Lampedusa, l'isola del Mediterraneo tra Italia e Africa ritenuta la vera fine del mondo.
Il tutto è accaduto durante il lockdown per la pandemia di Coronavirus. I due quindi, in barba a decine di restrizioni vigenti, hanno deciso che ne avevano abbastanza, e che avrebbero tentato l'avventura definitiva. Come si sarebbero orientati una volta in mare? Semplice: attraverso una bussola. Peccato che, come hanno fatto notare alcuni esperti intervenuti sulla vicenda, si tratti di uno strumento che, per funzionare, si basa su un principio secondo cui la Terra non è affatto una lastra piatta.
"Piccoli" errori di orientamento a parte, i due hanno levato l'ancora alla volta del presunto confine. È stato proprio mentre si trovavano in acqua, però, che qualcosa è andato storto. Non si sa bene come, ma la coppia, invece di arrivare a Lampedusa, è finita a Ustica, altra isola siciliana che tuttavia non ha nulla a che vedere con la tanto desiderata fine della Terra.
Rotta sbagliata, scarse capacità di navigazione, problemi di orientamento? Gli interrogativi sono molti, ma di sicuro i due hanno pagato a caro prezzo la loro smania di dimostrare il gran complotto della Terra piatta. Il viaggio di questi avventurosi terrapiattisti non ha superato le tre ore e, una volta sbarcati ad Ustica, disorientati e confusi, i due sono stati arrestati dalle autorità, che gli hanno imposto l'ovvia quarantena, dalla quale hanno persino tentato una disperata fuga.
Marito e moglie, alla fine, sono stati costretti a ritornare a casa, via terra e senza aver avuto l'opportunità di dimostrare che avevano ragione. Una storia tanto surreale da sembrare inventata, ma che invece è 100% reale. Ci auguriamo che questa coppia non decida mai di riprovarci, magari ancora più motivata dalla prima sconfitta...