12 ragazze senza alcuna esperienza hanno realizzato una tenda ad energia solare per aiutare i senzatetto
12 ragazze della San Fernando Hight School non sapevano programmare, non sapevano cucire, non avevano le competenze tecniche per saldare o per utilizzare stampante 3D. Però avevano una grande consapevolezza: sapevano di voler aiutare i senzatetto, in costante aumento nella loro zona. Nonostante le ragazze non avessero nessuna esperienza, hanno pensato e realizzato una tenda ad energia solare per aiutare le persone che non hanno la fortuna di dormire sotto un tetto.
Le ragazze erano state invitate da un insegnante ad elaborare un progetto scientifico per partecipare, insieme ad altre scuole, ad una fiera della scienza. Le prime idee volevano affrontare il problema dell’inquinamento e della qualità dell’acqua, ma alla fine hanno scelto di realizzare delle tende con fonti di energia solare. Sono state poi selezionate da DIY Girls, un'organizzazione senza scopo di lucro che agli adolescenti di famiglie a basso reddito di Los Angeles di studiare tecnologia e dell'ingegneria. Evelyn Gomez, direttrice esecutiva di DIY Girls, ha supervisionato il progetto e ha guidato le 12 ragazze a portarlo a termine.
Dopo aver ricevuto un finanziamento dal programma Lemelson-MIT, il team si è messo a lavoro per produrre la tenda con tecniche di cucito, codifica e stampa 3D. Iniziare è stato complesso, ma grazie ai tutorial su Youtube, alle ricerche su Google e ad altre piattaforme hanno imparato a cucire, codificare e utilizzare la stampa 3D. Dopo mesi di lavoro è stato realizzato un prototipo e dopo un anno il team ha realizzato il prodotto definitivo, che presenterà alla fiera in competizione con altre squadre.
La tenda ad energia solare ha luci a pulsante, porte USB e una luce UVC igienizzante. Ha inoltre un tessuto isolante e un sistema di sicurezza. In più, consapevoli del fatto che i senzatetto solitamente si spostano, le ragazze hanno fatto in modo che la tenda fosse facilmente arrotolabile e si potesse quindi riporre comodamente in uno zaino.
Per le ragazze è stata senza dubbio un’esperienza formativa, che non solo ha permesso loro di aiutare la città e le persone bisognose che la abitano, ma anche perché ha dato loro l’opportunità di sperimentare e di imparare nuove abilità. La speranza è ora quella di offrire nuove soluzioni alla propria comunità.
