Che cos'è la corrente Amoc e perché sta facendo preoccupare così tanto gli esperti
Che il clima del nostro Pianeta stia subendo profondi cambiamenti è cosa purtroppo nota. Con una frequenza molto più alta che in passato assistiamo a fenomeni che definire estremi sarebbe riduttivo. E non stiamo parlando solo di riscaldamento delle temperature, scioglimento dei ghiacci o sbalzi termici e stagioni con caratteristiche anomale.
Quello che preoccupa i ricercatori, stando a un recente articolo pubblicato sulla rivista Nature, è l'andamento della corrente denominata Amoc, ossia un sistema di correnti oceaniche che provvedono a regolare il calore nell'emisfero nord e, in parte, anche in quello sud. Cosa sta succedendo a questo importante fattore climatico? Semplice, e allo stesso tempo preoccupante: si sta indebolendo come mai prima d'ora, creando squilibri che potrebbero aggravare una situazione già compromessa.
R. Curry, Woods Hole Oceanographic Institution/Science/USGCRP / Wikimedia
La corrente Amoc (Atlantic Meridional Overturning Circulation) è, stando a quanto si legge su Nature, uno dei fattori più importanti che regolano il clima e il calore sulla Terra. Non è difficile comprendere che, se cambia e si indebolisce, può cambiare praticamente tutto, e il Pianeta potrebbe conoscere fenomeni che non ha mai sperimentato fino a questo momento.
La Amoc è caratterizzata da due flussi d'acqua, uno superficiale, più caldo e diretto a settentrione, e l'altro più freddo e diretto verso sud. Questo sistema di correnti, di cui fa parte anche la famigerata Corrente del Golfo, riesce, per la sua enorme portata, a condizionare il clima di molte zone, temperature e venti compresi. Ecco perché, se dovesse indebolirsi del tutto o invertire la sua tendenza, si creerebbero fenomeni di squilibrio climatico mai sperimentati in certe latitudini.
Grazie alla Amoc, ad esempio, la parte occidentale dell'Europa riesce a essere più mite in inverno rispetto alle corrispettive latitudini dell'America. Ora, l'allarme lanciato da un team di ricercatori tedeschi, irlandesi e inglesi è relativo a una sua estrema debolezza.
Analizzando i dati del passato è emerso che, dopo un periodo di relativa stabilità, la Amoc ha cominciato a perdere forza a partire dal XIX secolo. A questa perdita ne è seguita poi una ulteriore, molto più rapida e marcata, che si è evidenziata dalla metà del XX secolo. Dunque da quando le attività dell'uomo hanno cominciato a farsi sempre più pressanti e dannose sull'ambiente terrestre. Dal 2000 in poi, come se non bastasse, la situazione della Amoc è peggiorata ulteriormente.
Sharada Prasad CS/Wikimedia - Not the actual photo
In tutto questo, fenomeni già noti come lo scioglimento dei ghiacci di sicuro non aiutano, poiché fanno finire in mare grosse quantità di acqua dolce, che interferiscono con i meccanismi delle correnti che regolano le temperature. Groenlandia e territori canadesi stanno immettendo acqua non salata nell'Oceano Atlantico a ritmi rapidi e mai visti, e i dati parlano di una situazione di non ritorno.
In estate, dunque, ci riscalderemo sempre di più, mentre in inverno il clima si farà sempre più rigido. Allarmismi a parte, questa è la situazione con cui tutti dobbiamo fare i conti.