I migranti devono imparare lo svedese prima di diventare cittadini: la proposta di legge della Svezia
Dopo la presentazione di una proposta da parte della commissione parlamentare sulla migrazione, la Svezia vuole promuovere “una politica migratoria sostenibile e a lungo termine”. La proposta afferma che i migranti, per diventare a tutti gli effetti cittadini svedesi, dovranno imparare e conoscere la lingua del paese. Quella che la Svezia considera una politica sostenibile, per molte persone viene definita una politica che ostacola l’integrazione dei migranti: diventare cittadini diventa sempre più difficile.
via thelocal.se
La Svezia per anni ha sostenuto politiche di migrazione liberale: nel 2015 ha adottato una politica della porta aperta per i migranti in cerca di vita migliore. Questo però ha portato ad un aumento di fenomeni di violenza e crimini. Con l’aumento di questi fenomeni, i partiti conservatori anti-immigrazione sono aumentati e hanno chiesto politiche più severe e rigorose. L’obiettivo è quello di rallentare la diffusione dei disordini e di limitare la concessione della cittadinanza. I migranti che aspirano alla cittadinanza svedese, ora dovranno dimostrare di possedere una buona conoscenza della lingua: dovranno essere capaci di parlare, ascoltare, leggere e scrivere in svedese tramite dei test, il cui costo è a carico dei migranti.
La politica verrà applicata alle persone tra i 16 e i 66 anni che richiedono la cittadinanza. Secondo il ministro Johansson, la lingua è la chiave del lavoro e della società. La difficoltà dei test non sarà la stessa in maniera indistinta: le persone disabili, analfabete e apolidi dovranno superare un test diverso. Per i nuovi arrivati nel paese, i corsi di lingua sono gratuiti. In più l’indennità per frequentare è gratuita: il paese mette a disposizione tutti gli strumenti necessari per imparare la lingua, e non sembra essere disposto a concedere la cittadinanza a chi non è capace di comunicare nei diversi contesti sociali.
Questa nuova politica potrebbe incidere negativamente sull’attività svolta dai ricercatori universitari, che potrebbero considerare la Svezia un paese poco attrattivo e ospitale. In più, l’assenza di formazione linguistica adeguata impedisce ai dottorandi di imparare lo svedese durante la loro attività di ricerca. Per questo l’Associazione Svedese degli Insegnanti e Ricercatori ha chiesto che vengano inseriti nel programma di dottorato dei corsi di lingua. L’apprendimento di una lingua fa sicuramente parte del processo di integrazione, ma in molti sostengono che questa legge possa ostacolare l’inclusione invece di favorirla. Cosa ne pensate di questa decisione?
https://www.universityworldnews.com/post.php?story=20210218091412675
https://www.government.se/articles/2020/09/sustainable-migration-policy-for-the-long-term/