Retro-futurismo: 15 immagini descrivono come in passato venisse immaginato il futuro
Con “retro-futurismo” si intende una corrente artistica che trae ispirazione dal modo in cui in passato veniva immaginato il futuro. Molto spesso si pensava al futuro con ottimismo: la convinzione era che il progresso tecnologico in futuro sarebbe stato rivoluzionario e avrebbe portato a grandi trasformazioni. Si immaginavano città sviluppate su più livelli, mezzi di trasporto dalle grandi potenzialità, strumenti tecnologici in grado di accorciare le distanze, case dall’aspetto bizzarro, classi con i robot e aerei con piscine.
L’illustratore e fumettista Walter Molino, nel 1962 ha immaginato come sarebbe potuta essere la vita nel 2022: le persone camminano per strada su mezzi di trasporto a 4 ruote, protetti da una campana di vetro. Quanto è stato indovinato e quanto ancora, invece, sembra essere un futuro molto lontano? Queste 15 immagini retro-futuristiche ci proiettano nella mente di chi immaginava il futuro in maniera strana e forse predittiva. Hai mai immaginato come potrebbe essere la vita in futuro e come la tecnologia possa cambiare le nostre abitudini?
1. La vita nel 2022.
L'illustratore e fumettista Walter Molino nel 1962 pensava che il 2022 sarebbe stato così.
2. Una rappresentazione del 1930.
3. Un gatto sulla navicella.
4. Come nel 1940 è stato immaginato il food delivery.
5. Una rappresentazione dei ragazzi del ventunesimo secolo.
6. Una stampa del 1975.
7. Una stampa del 1908.
Così erano state immaginate le città del futuro.
8. L'auto del futuro immaginata nel 1955.
9. La casa del futuro.
In una stampa del 1957.
10. I Paesi Bassi nel futuro.
In una rappresentazione del 1975.
11. Una stampa del 1969.
La classe giapponese del futuro: ci sono anche dei robot.
12. Come nel 1970 immaginavano gli aerei del futuro.
13. L'evoluzione del telefono.
14. I mezzi di trasporto del futuro.
15. Nel 1920 avevano immaginato gli scooter elettrici.
Guardando queste immagini capiamo come molte persone, in passato, avessero aspettative molto ambiziose. Soprattutto negli anni cinquanta e sessanta del ‘900, il boom economico e i primi viaggi nello spazio spinsero le persone ad immaginare il futuro con ottimismo: la convinzione era che il progresso tecnologico e scientifico potessero portare a una vera e propria rivoluzione. Allora si credeva che questa rivoluzione avrebbe coinvolto non solo oggetti e strumenti, quali le auto o i telefoni, ma anche lo stile di vita delle persone e le città. Non abbiamo ancora città costruite su più livelli, auto in grado di sfrecciare a testa in giù e classi con robot che hanno il compito di punire gli alunni che si comportano male. Siamo vicini a tutto questo o queste immagini sono destinate a rimanere il frutto di una mente fantasiosa e ambiziosa?