Pubblica video di cucina su Youtube: il latitante mafioso è stato smascherato e arrestato
Anni di fuga trascorsi preoccupandosi di cancellare accuratamente ogni traccia e di non dare nell’occhio: niente spese, niente lussi, niente vita mondana, nessun legame con gli abitanti del luogo, niente azioni che avrebbero potuto smascherarlo. Un dettaglio, però, non era stato considerato e ha permesso l’identificazione di un latitante mafioso di 53 anni. Parliamo di Marc Feren Claude Biart, un narcotrafficante romano di nascita ma legato al clan Cacciola di Rosarno: la polizia è riuscita ad arrestarlo nei Caraibi grazie ad un dettaglio che non è passato inosservato.
Marc pubblicava dei video di ricette italiane in un canale Youtube: nonostante nascondesse accuratamente la faccia, ha involontariamente mostrato i suoi tatuaggi nelle braccia. La passione per la cucina e questi ultimi lo hanno quindi tradito, permettendo alla polizia di identificarlo e arrestarlo dopo molti anni trascorsi sulle sue tracce.
via theguardian.com
Not the actual photo/maxdelsid/unsplash
La polizia in un comunicato ha affermato che il latitante ha condotto una vita tranquilla a Boca Chica, nella Repubblica Dominicana, insieme ad una comunità italiana di espatriati. Biart era in fuga dal 2014, quando i pubblici ministeri italiani hanno ordinato il suo arresto per traffico di sostanze stupefacenti nei Paesi Bassi: l’uomo lavorava per conto del clan Cacciola della 'Ndrangheta. Secondo le autorità Biart avrebbe condotto una vita tranquilla a Boca Chica, nella Repubblica Dominicana, insieme ad comunità locale italiana di espatriati, prestando attenzione a non dare nell’occhio: evitava la vita mondana e non si concedeva i lussi.
L’unico piacere che ha coltivato è stato quello per la cucina: ha aperto insieme alla moglie un canale di Youtube in cui condivideva ricette della tradizione italiana. Non è chiaro quanti video abbia pubblicato e per quanto tempo. Dopo essere stato identificato, l’uomo è stato quindi estradato e portato a Milano per affrontare il processo. L’INTERPOL, l'Organizzazione internazionale della polizia criminale, sostiene che l’arresto del latitante Biart sia l’ultimo di una serie di operazioni volte a smascherare i clan della ‘Ndrangheta: un altro mafioso è stato infatti arrestato in Portogallo dopo 14 anni di fuga. Si tratta di Francesco Pelle.