Come porre dei limiti ai propri figli senza essere ingiusti? Il metodo di Maria Montessori
I genitori si impegnano costantemente per raggiungere due grandi obiettivi: rendere felici i figli e dare loro una buona educazione, che funga da base per lo sviluppo e la crescita dei bambini. Farlo, però, è una sfida: non esistono manuali e guide su come essere dei bravi genitori. Esistono però dei consigli e, se questi provengono da persone competenti, è sicuramente una buona idea tenerli in considerazione. Maria Montessori fu una pedagogista, educatrice e filosofa italiana. Ha sviluppato un sistema educativo oggi praticato in scuole di tutto il mondo: si tratta di un approccio creato per supportare lo sviluppo del figlio. Questo significa anche porgli dei limiti: questi, in futuro, saranno in grado di guidarli e di permettergli di confrontarsi con il mondo esterno.
via montessori.org
Lascia i tuoi figli liberi ma entro i limiti.
Porre dei limiti non significa essere ingiusti oppure ostacolare il naturale sviluppo del bambino, significa dargli una guida per mantenerlo al sicuro. Consapevoli dei limiti che ha, in futuro imparerà a prendere decisioni in maniera indipendente e consapevole. Secondo Montessori, infatti, “la libertà e la disciplina sono due facce della stessa medaglia: non può esserci l’una senza l’altra”. I limiti aiutano il bambino ad imparare quale comportamento è più appropriato in base al contesto, a sviluppare l’autodisciplina, e a sviluppare il proprio comportamento tenendo conto del contesto in cui si trova. Vediamo qualche suggerimento su come impostare dei limiti.
1) I limiti devono essere flessibili.
I bambini non devono percepire questi limiti come regole infrangibili: devono capire che stanno conquistando la loro libertà e che esistono dei confini entro il quale esercitarla. Non bisogna quindi ordinare ai bambini di rispettarli, bensì ispirarli a farlo. Questo vuol dire anche renderli flessibili e adattarli in base al contesto.
2) I limiti devono tenere conto delle esigenze dei bambini.
I limiti cambiano a seconda del contesto e della fase di sviluppo del bambino: i limiti che poni quando ha 5 anni non possono essere gli stessi che porrai quando il bambino avrà 10 anni. Questo perché le esigenze del bambino cambiano, cambiano i suoi pensieri e i suoi stati d’animo, inizia a sviluppare il proprio carattere e i limiti devono tener conto di tutti questi cambiamenti.
3) Parla con i figli dei limiti che hai imposto.
Quando poni dei limiti, i bimbi potrebbero chiedersi perché tu lo faccia. Discuti quindi con tuo figlio e ascoltalo, mantenendo la calma e spiegandogli le ragioni che stanno dietro a questi limiti. Sii però sempre coerente e non cadere in contraddizioni. Grazie al confronto, mostrando empatia e ascoltando le loro opinioni capiranno di essere compresi e rispettati.
Essere buoni genitori ed educare consapevolmente i propri figli è un compito arduo, per questo Maria Montessori sviluppò e divulgò il suo metodo: per aiutare i genitori a comprendere meglio i figli e guidarli con più consapevolezza nel loro sviluppo. Hai provato a mettere in atto questi metodi?