Le origini dell’acciaio inossidabile risalgono a molto prima di quanto si pensasse
L’acciaio inossidabile è un acciaio che ha una maggiore resistenza, rispetto ad altri acciai, all’ossidazione e alla corrosione. Queste sue caratteristiche, che lo rendono tanto famoso e apprezzato oggi nel mondo dell’industria, si devono alla quasi totale assenza di carbonio e alla presenza del cromo e della lega. Si pensa che quella dell’acciaio inossidabile sia un’invenzione abbastanza recente. In realtà le origini di questo materiale non risalgono, come molti pensano, al XIX-XX secolo, bensì a più di 1000 anni fa.
via sciencealert.com
Nonostante l’acciaio inossidabile abbia rivoluzionato il mondo dell’industria solo recentemente, era già utilizzato dai persiani intorno all’anno 1000. Gli antichi persiani, secondo alcuni studi, producevano infatti una lega con caratteristiche molto simili a quelle dell’acciaio inossidabile: si trattava di cromo mescolato con ghisa in una lega nota come acciaio crogiolo. Questo metallo sarebbe stato poi utilizzato per fabbricare armature, armi e attrezzi. Il ricercatore Rahil Alipur ha trovato delle tracce di questo materiale in alcuni manufatti e avrebbe addirittura capito quale fosse la "ricetta" per la realizzazione di questo speciale acciaio: quest’informazione si trova all'interno di un antico manoscritto persiano che risale al 900/1000 d.C. All'epoca la produzione dell'acciaio era una tecnica che solo poche persone padroneggiavano.
Nel testo in questione si parla di un ingrediente segreto chiamato rusakhtaj, "il bruciato": si trattava probabilmente di una sabbia di cromite, in grado di mantenere l’acciaio resistente nonostante lo scorrere del tempo. La sabbia di cromite veniva poi aggiunta alla lega di acciaio durante la fusione. Comprendere gli antichi testi non è semplice per i ricercatori, poiché probabilmente il significato associato ai termini era allora diverso rispetto al presente. Si pensa però che gli antichi manufatti contenessero una percentuale di cromo minore rispetto a quella che si trova oggi nell’acciaio inossidabile, ma questa percentuale bastava a rendere resistente il materiale.
Attraverso un’analisi al microscopio si è notata infatti la presenza di piccole quantità di cromite nel carbone di scarto dalla produzione di metalli del X-XII secolo e questo ha spinto gli esperti a sostenere come l’antenato di quello che noi definiamo acciaio inossidabile risalga in realtà a più di 1000 anni fa. Oggi “acciaio inossidabile” è sinonimo di qualità, ma sapevi che la sua origine risalisse a moltissimi anni prima di quanto si pensasse?