"L'isola che non c'è" esiste e si trova in Italia: l'affascinante storia della Ferdinandea
Parlare di "isola che non c'è" ci porta subito con la mente ad atmosfere fantastiche, fiabesche e da leggenda. Suggestioni piene di fascino, ma che a volte possono avere un riscontro molto più vero di quanto possa sembrare. La terra di cui stiamo per parlarvi, infatti, esiste eccome, solo che... non si vede. O meglio, non si vede sempre.
Di cosa stiamo parlando? Di un'isola che si trova nel Mediterraneo, al largo delle coste siciliane, tra l'Italia e la Tunisia. È conosciuta con ben 7 nomi diversi, ma noi qui la chiameremo col più noto: Ferdinandea. Pronti a fare un viaggio alla scoperta di un territorio dalla storia tanto affascinante quanto curiosa, che ha addirittura causato vari incidenti diplomatici?
via Natural History Museum Blog
Natural History Museum Library, London/Wikimedia Commons
A giugno 1831, nella parte sud-ovest della Sicilia, si registrarono fenomeni sismici di fortissima intensità, accompagnati da tanti segnali che preannunciavano qualcosa di grosso che stava accadendo sotto le acque del Mediterraneo. Esalazioni di acido solforico, colonne di fumo, zampilli di lava e pietra pomice si innalzavano dal mare, che ribolliva e si mostrava sempre più torbido, con conseguenti morie di pesci.
Insomma: quasi uno scenario da girone infernale, confermato sia dagli abitanti del posto che dai marinai e dai pescatori che solcavano quelle acque. Il fumo, sempre più alto, dopo qualche giorno, tra boati e detriti rivelò una sorpresa: proprio dove tutti quei fenomeni si erano concentrati era apparso un vero e proprio isolotto, con tanto di cratere da cui uscivano ceneri e vapori.
Camillo De Vito/Wikimedia Commons
Con 4 km di circonferenza e 60 metri di altezza, a metà luglio era emersa l'isola Ferdinandea. Col passare dei giorni, si definì sempre meglio la sua forma e la notizia della sua comparsa iniziò a circolare, destando non poco scalpore. Al di là degli aspetti geologici e scientifici, però, non ci volle molto prima che questo lembo di terra divenisse oggetto di mire politiche ben precise. Il motivo principale? La sua posizione super-strategica, al centro del Mediterraneo: un ottimo punto di approdo per imbarcazioni civili e militari.
Così, insieme all'isola comparvero anche una serie di dispute territoriali che durarono per molti anni. Sebbene la Ferdinandea rientrasse nei territori borbonici del Regno delle Due Sicilie, gli inglesi, in vedetta a Malta, si impossessarono della terra, piantandoci la loro bandiera e battezzandola "Graham". I Borboni reagirono e, giunti sul posto, sostituirono la bandiera inglese con la propria. Ma non era finita, perché dopo circa un mese fu la volta dei francesi, che sbarcarono sulla Ferdinandea e la chiamarono "Julie".
Nel frattempo era la stessa isola che dava segni di "movimento". Frane ed erosioni si susseguivano, e i geologi constatarono che avrebbe potuto inabissarsi nel giro di poco, proprio come era venuta fuori. Essendo composta principalmente da tefrite, una roccia vulcanica piuttosto fragile e facilmente erodibile, il moto ondoso del mare stava distruggendo ciò che era emerso, riportando l'isola sott'acqua. E così fu: agli inizi di dicembre della Ferdinandea (o Graham, Julie, Nerita, Corrao, Sciacca oppure Hotham) non rimaneva che un banco di roccia lavica appena visibile sul mare.
Constant Prévost and a French artist/Wikimedia Commons
Nel 1846 e nel 1863 l'isola riapparse e, stando alle cronache antiche, sembra che ciò fosse già accaduto anche attorno al terzo secolo dopo Cristo.
Oggi l'isola è ancora lì, a circa 7-8 metri di profondità, e immergendosi è possibile vederla. Come può accadere tutto questo? Semplice: quest'isola non è altro che la punta di un edificio vulcanico, sommerso insieme a tanti altri nelle vicinanze. Come tale, è soggetto a movimenti e all'azione del mare. Tutta l'area della Sicilia, del resto, è da sempre nota per sismicità e vulcanismo, e la storia della Ferdinandea ce lo conferma in modo unico.
Arriverà prima o poi il momento di una quinta apparizione di questa incredibile isola-vulcano mediterranea? Solo il tempo potrà dirlo. Conoscevate la sua storia?