Nel 1924 il loro terreno fu confiscato perché erano di colore: oggi finalmente ricevono giustizia
Ci sono vicende che scrivono pagine importanti nella storia di persone che, loro malgrado, hanno sempre subito ingiustizie per le motivazioni più tristi e vergognose. Quella che stiamo per raccontarvi ne è un esempio, in un contesto, come quello statunitense, in cui le discriminazioni ai danni degli afroamericani sono purtroppo dure a venir meno, nonostante anni di lotte e sensibilizzazioni.
Protagonista è la famiglia Bruce che, agli inizi del Novecento, possedeva un appezzamento di terra sulla spiaggia a Manhattan Beach, nella contea di Los Angeles. In tempi di segregazione razziale, questo posto divenne una specie di "isola felice" dove le persone di colore potevano andare a godersi un po' di mare, senza dover sottostare alle regole che impedivano loro di accedere alle altre spiagge. Quella terra gli fu sottratta dallo Stato: un sopruso che oggi, dopo quasi cent'anni, comincia a trovare finalmente giustizia.
via NBC Los Angeles
Con la scusa di costruire un parco cittadino, la città di Manhattan Beach prese il controllo del terreno che apparteneva legittimamente a Charles e Willa Bruce, che si erano trasferiti lì dal New Mexico seguendo il loro "sogno californiano". Solo lì, gli afroamericani come loro potevano rilassarsi e trascorrere in pace una giornata in spiaggia, anche se non mancarono molestie ed episodi di violenza ai danni di questo stabilimento balneare, portati avanti anche dal Ku Klux Klan.
Fino a quando, nel 1924, lo Stato sfrattò i Bruce, risarcendoli - per così dire - con 14.500 dollari. "È stata un'ingiustizia non solo nei confronti di Charles e Willa - ha commentato Janice Hahn, membro del Consiglio dei supervisori della contea - ma anche verso tutte le generazioni dei loro discendenti, che oggi quasi sicuramente sarebbero stati milionari con quella proprietà e quel business di successo".
La proprietà rimase vacante per decenni, finché negli anni '60 ospitò il famigerato parco cittadino. Solo nel 2007, quel luogo fu rinominato "Bruce's Beach", per commemorare la funzione che un tempo esercitava.
I discendenti dei Bruce, durante tutto questo tempo, hanno sempre chiesto giustizia, portando avanti battaglie legali. Tuttavia, non l'hanno mai ricevuta nella forma che gli spettava, visto che la terra era stata sottratta per motivi razziali.
Il 9 aprile 2021, però, è arrivata una svolta importante. La contea, infatti, ha annunciato la sua intenzione di restituire la proprietà ai Bruce.
"Dopo tanti anni metteremo fine a questa ingiustizia" ha detto il Senatore Steven Bradford durante una conferenza stampa. Non è chiaro, ora, cosa decideranno i discendenti di Charles e Willa. Forse affitteranno il terreno allo Stato, o forse lo impiegheranno per altri scopi.
Secondo le stime, oggi quel lembo di terreno sul mare californiano potrebbe valere oltre 70 milioni di dollari. Sebbene si tratti di un riconoscimento che arriva dopo quasi un secolo, di sicuro questo interesse delle istituzioni fa ben sperare, ed è un passo in più verso la giustizia. Conoscevate la storia di questa spiaggia?