Il nuotatore campione del mondo che sacrificò la sua carriera per salvare la vita a 20 persone
La storia di Shavarsh Karapetyan è la storia di un campione nel mondo del nuoto pinnato. Ma la sua eccezionale carriera è solo parte dell’incredibile vita di quest’uomo, che viene ricordato ancora oggi come un eroe. Nel 1976 Shavarsh aveva solo 23 anni e salvò la vita di 20 persone che erano sprofondate nelle gelide acque del lago di Yerevan dopo che un filobus perse il controllo.
via peopleofar.com
Shavarsh Karapetyan Superhero Facebook
Shavarsh è un nuotatore armeno nato nel 1953, ormai in pensione, che ha collezionato brillanti successi. Un episodio, però, ha segnato profondamente la sua vita: il 16 settembre 1976 divenne una vera e propria leggenda. Non fu merito stavolta dei suoi risultati sportivi, ma di un’azione eroica che gli ha permesso di mettere in salvo la vita di 20 persone.
Shavarsh Karapetyan Superhero Facebook
Quel giorno Shavarsh stava facendo jogging lungo il lago di Yerevan in compagnia di suo fratello. Avevano appena completato il loro allenamento quando si sentì il rumore di uno schianto: in quel momento videro un filobus perdere il controllo e affondare nelle acque del lago. Il filobus, che trasportava 92 passeggeri, si trovava a circa 25 metri dalla costa e a 10 metri di profondità. Senza esitare, Shavarsh si tuffò nelle acque del lago, raggiunse il filobus, ruppe il finestrino con le gambe e iniziò a trasportare le persone a riva, dove suo fratello lo aiutò a metterli in salvo. Il campione salvò la vita di 20 persone ma molti passeggeri non riuscirono a sopravvivere. A causa dell’acqua fredda e dei frammenti di vetro, l’uomo fu ricoverato per 45 giorni. Si concluse così la sua carriera sportiva, a causa delle complicazioni polmonari, e l'importanza del suo gesto venne riconosciuto solo anni dopo.
Shavarsh Karapetyan Superhero Facebook
Subito dopo l'incidente moltissime persone volevano pubblicare un articolo, ma questo non era allora consentito: non bisognava far sapere che un filobus era caduto in acqua. Il suo nome divenne famoso in URSS solo sei anni dopo, nel 1982, quando il quotidiano russo Komsomolskaya Pravda pubblicò un articolo sulla sua impresa. Per il suo eroismo, Karapetyan è stato insignito dell'Ordine del Distintivo d'Onore per aver salvato le persone dall’annegamento ma quella del lago di Yerevan non fu la sua unica impresa eroica: il 19 febbraio 1985 Shavarsh salvò delle persone da un edificio in fiamme. Ha anche ricevuto il World Fair Play Prize dall'UNESCO e nel 2014 ha portato la torcia delle Olimpiadi invernali. Shavarsh si è trovato più volte, nel corso della sua vita, davanti a situazioni di pericolo e non ha mai dubitato sul da farsi: è sempre stato disposto a mettere a rischio la sua incolumità per mettere in salvo gli altri.