Contadino sposta una pietra e allarga il confine del Belgio: il bizzarro incidente diplomatico
Vi piacerebbe ingrandire i confini del territorio dove abitate? Che si tratti un terreno agricolo o del giardino di una casa, a molti un po' di spazio in più non dispiacerebbe. Tanto più che la convivenza con i vicini non è sempre una passeggiata.
Cosa accade però se a essere spostato per davvero è il confine giuridico tra due nazioni? La risposta può darcela il contadino belga protagonista della storia che stiamo per raccontarvi. Nessun intento di espansione o conquista da parte sua: solo un gesto dettato da necessità lavorative, che però ha finito per ingrandire il Belgio e rimpicciolire la Francia... almeno per qualche tempo.
via Sudinfo
L'episodio è di quelli che immediatamente generano curiosità, oltre che un sorriso sul volto di chi li legge. Stando a quanto si è appreso, l'agricoltore, mentre stava lavorando col trattore nel suo terreno, è stato probabilmente infastidito da una pietra di confine tra Francia e Belgio, che si trovava proprio dove doveva passare.
Così, sceso dal mezzo, avrebbe deciso di spostarla un po' più in là, esattamente a 2,29 metri dalla sua posizione originaria. Tutto è successo tra Bousignies-sur-Roc ed Erquelinnes, due comuni che si trovano sul confine franco-belga, che si estende per ben 620 km ed è stato stabilito nel lontano 1820, dopo la firma del Trattato di Kortrijk. Da quel momento, successivo alla sconfitta di Napoleone a Waterloo, nessuno aveva più toccato il limite esistente tra i due Stati, stabilito appunto con le famigerate pietre "segnaletiche".
Nessuno tranne il contadino in questione che, col suo gesto, ha quasi rischiato di provocare un incidente diplomatico. E chissà per quanto tempo la pietra avrebbe potuto rimanere lì dov'era stata spostata se non l'avesse scoperta un appassionato di storia locale. L'uomo, che stava passeggiando nella campagna, non ha potuto fare a meno di notare che il segnale di confine non era al posto giusto.
amboo who?/Flickr - Not the actual photo
Così la vicenda è stata resa nota, e non appena ha cominciato a diventare di dominio pubblico il sindaco di Erquelinnes ha fatto notare al contadino che avrebbe potuto incorrere in accuse penali se non avesse rimesso la pietra al posto suo. Per fortuna, sia da parte francese che da parte belga, l'episodio è stato accolto in maniera ironica e le battute, in tal senso, non si sono fatte attendere.
"Ero felice: la mia città era più grande" ha commentato scherzosamente il primo cittadino del paese belga, che poi ha aggiunto "Il Belgio più grande e la Francia più piccola? Non è una buona idea". "Dovremmo essere in grado di evitare una nuova guerra di confine" ha invece risposto divertita la sindaca di Bousignies-sur-Roc, paese francese dirimpettaio di Erquelinnes.
Il siparietto è andato avanti diventando presto di dominio pubblico, finché le autorità locali hanno dichiarato di aver preso contatti con l'agricoltore affinché rimettesse dov'era il segnale spostato. "Se l'uomo dimostrerà buona volontà non avrà problemi, risolveremo tutto amichevolmente". Altrimenti? Se ve lo state chiedendo, potrebbe addirittura intervenire il Ministero degli Esteri belga, con tanto di commissione convocata ad hoc. Insomma: una vicenda quasi d'altri tempi, che ha regalato al contadino un piccolo momento di gloria. Occhio alle pietre se vi trovate da quelle parti!