Elefantina albina viene salvata da una trappola dei bracconieri: si riprende contro ogni aspettativa

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di Lorenzo Mattia Nespoli

16 Maggio 2021

Elefantina albina viene salvata da una trappola dei bracconieri: si riprende contro ogni aspettativa

Non smetteremo mai di stupirci - purtroppo in negativo - della crudeltà che certi esseri umani riescono a manifestare nei confronti di animali indifesi, colpevoli soltanto di far parte di specie viste come merce di scambio e motivo di guadagno da parte di persone senza scrupoli.

Ne sa qualcosa Khanyisa, la cucciola di elefante albino di cui stiamo per parlarvi. Un esemplare tanto affascinante quanto sfortunato che, dopo aver vissuto un momento davvero drammatico, per fortuna sulla sua strada ha incontrato persone disposte a prendersi cura di lei e a salvarla da un triste destino.

via Herd.org.za

Siamo in Sudafrica, e per la precisione in una riserva vicina al Kruger National Park. È qui che la piccola elefantina dal colore chiaro è stata vittima di una trappola architettata appositamente dai bracconieri. Per diversi giorni è rimasta bloccata da un laccio stretto intorno al collo, che le ha provocato profonde ferite e tagli sul muso.

Quando i funzionari dell'Hoedspruit Elephant Rehabilitation and Development (HERD) l'hanno trovata, le sue condizioni di salute erano critiche. Se non fosse stata curata al più presto, sarebbe andata incontro quasi sicuramente a una brutta fine. Così, è stata trasportata d'urgenza presso il centro riabilitativo per elefanti feriti e orfani e, dopo qualche ora in cui ha lottato per la sopravvivenza, per fortuna Khanyisa ha cominciato a riprendersi.

Inutile soffermarsi sullo stupore che ha colpito i soccorritori quando si sono resi conto della particolarità genetica della piccola. Con la sua colorazione rosata, Khanyisa era davvero affascinante, e ha mostrato subito un carattere molto coraggioso, proprio come se volesse rimettersi in sesto a tutti i costi.

Così è stato, e giorno dopo giorno le sue ferite si sono rimarginate, ha preso peso e si è dimostrata curiosa e intraprendente. "Le probabilità che sopravvivesse erano davvero poche - hanno fatto sapere dal centro HERD - ha dovuto sopportare dolori lancinanti, intrappolata in quel laccio e combattendo per vivere per chissà quanti giorni. Possiamo solo provare a capire quanto ha avuto paura e quanto è stata male".

Non è un caso che i suoi salvatori l'abbiano ribattezzata Khanyisa, che in lingua bantu significa "luce". Non ci resta che sperare che questa piccola possa crescere senza problemi e senza paure, dimenticando al più presto la brutta esperienza che ha vissuto per colpa della crudeltà umana.

Di seguito il link all'emozionante video che mostra Khanyisa dopo il salvataggio:

https://www.youtube.com/watch?v=Ct-Q2L8pNpQ