Le ferrovie inglesi eliminano il "signore e signori" dopo la protesta di un passeggero non binario

di Irene Grazia Paladino

17 Maggio 2021

Le ferrovie inglesi eliminano il "signore e signori" dopo la protesta di un passeggero non binario

Il linguaggio che utilizziamo può essere inclusivo o discriminatorio, anche se la maggior parte delle volte non ce ne rendiamo conto. Esistono dei termini, delle classificazioni, delle consuetudini che possono far sentire alcune persone messe da parte, per questo sia i singoli individui che le compagnie che si rivolgono ad un pubblico ampio e diverso dovrebbero prestare attenzione alle parole che scelgono di usare. È ciò che ci insegna questa vicenda. Solitamente il conducente del treno, prima di partire, dà il benvenuto ai passeggeri con un “benvenuti signore e signori, ragazzi e ragazze”. L’annuncio della compagnia ferroviaria London North Eastern Railway ha infastidito un passeggero non binario.

via thesun.co.uk

laurence123/Twitter

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Le identità di genere non binarie sono tutte quelle identità di genere che non corrispondono strettamente e completamente al genere maschile o a quello femminile, dove per “identità di genere” si intende il senso di appartenenza – o di non appartenenza – di una persona al genere. La compagnia ferroviaria inglese ha dato il benvenuto ai passeggeri a bordo con l’annuncio “buongiorno signore e signori, ragazzi e ragazze” e il passeggero Laurence Coles ha lasciato un messaggio su Twitter, dicendo che come persona non binaria questo annuncio non lo rispecchiava.

LNER/Twitter

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La London North Eastern Railway ha quindi rilasciato delle scuse e ha risposto dicendo di essere dispiaciuta e che i conducenti dei treni non dovrebbero utilizzare un linguaggio come questo, non inclusivo. L’amica di Laurence, Charlotte, ha contattato l’azienda dicendo: "Ero seduta con Laurence quando questo tweet è stato inviato. Entrambi non siamo binari ed eravamo sia allarmati che a disagio per la mancanza di inclusione". La compagnia ferroviaria, dopo essersi scusata, ha affermato che continuerà a lavorare per educare il personale ad utilizzare un linguaggio più inclusivo. Poiché l’azienda lotta quotidianamente per promuovere la diversità e l’inclusione – con i colleghi, i clienti e la comunità - dice di essere dispiaciuta che qualcuno, a causa dei termini utilizzati dal personale, possa sentirsi escluso.

Non tutti i passeggeri hanno però accolto le scuse: la compagnia è stata definita “ridicola” in quanto ha assecondato richieste senza senso. C'è chi ha detto “pensate a far andare i treni in orario anziché assecondare queste richieste assurde”. Altre persone hanno invece chiesto quali termini dovrebbero essere utilizzati per accogliere i passeggeri in modo inclusivo. Ha fatto bene l'azienda a scusarsi e a prendere dei provvedimenti?