"Non ero pronta a tornare a lavoro": mamma esausta spiega perché 3 mesi di maternità non sono sufficienti
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Avere un bambino è difficile, e non solo da un punto di vista emotivo: la donna deve necessariamente rimanere a riposo, senza fare sforzi e senza essere sottoposta a stress, per un certo periodo. E conciliare il riposo e la maternità non è semplice: come si fa a prendersi cura di un bimbo appena nato e non stancarsi? Ma non basta: dopo un breve periodo di tempo, le mamme lavoratrici devono anche tornare a lavoro e devono imparare a conciliare vita familiare e vita lavorativa. I datori di lavoro, in questo, hanno una grande responsabilità: quella di dare un congedo – più o meno lungo e retribuito – alle dipendenti. Ma quanto dura questo congedo? Per quanto tempo la donna può restare a casa a riposare e a prendersi cura di un bimbo appena nato?

Riguardo al congedo di maternità, ogni paese ha le sue regole e una donna – in uno sfogo su Linkedin – ha raccontato la sua storia. Rachael Larsen è una giovane donna lavoratrice americana, mamma di due bambini. Quando partorì la sua seconda figlia, ebbe diritto a 12 settimane di maternità, proprio come previsto dalle leggi del paese. 12 settimane, e quindi 3 mesi, sono un periodo sufficiente per consentire alla donna di riposare e prendersi cura di un neonato nei suoi primi mesi di vita? La donna ha condiviso il suo pensiero: 3 mesi sono troppo poco tempo.
Rachel ha raccontato la sua storia del ritorno al lavoro 4 anni dopo il parto: ha condiviso una sua foto in lacrime il suo primo giorno di rientroo. La donna, che è il direttore delle operazioni presso una società di istruzione, ha scritto che "la vergogna di crescere una famiglia e lavorare a tempo pieno è molto reale", e ha aggiunto che non era pronta ad affrontare il rientro. Nonostante la donna si ritenga fortunata e ami il suo lavoro, quel giorno fu davvero terribile. Fu terribile lasciare la figlia di appena 3 mesi e fu terribile dover fare i conti con la propria instabilità fisica ed emotiva.
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Sotto al post, Rachel ha ricevuto moltissimo sostegno, e alcune donne provenienti da tutto il mondo hanno raccontato la loro testimonianza: molte hanno confermato il fatto che 12 settimane sono troppo poche per trovare l’equilibrio per tornare a lavoro. Secondo un rapporto condotto dall’Ufficio Richerche Unicef del 2019 l’Estonia è il paese più attento alle esigenze delle mamme, con 85 settimane totali di congedo a paga piena. Seguono poi l’Ungheria, con 72 settimane, e la Bulgaria con 65 settimane. Cosa ne pensi? Bastano davvero 12 settimane?