Vicini lasciano un biglietto sul furgone rosa di un uomo: "parcheggia altrove questa mostruosità"
Alzi la mano chi non ha mai avuto problemi con i vicini di casa. Non è affatto scontato trovare, intorno a casa, persone tolleranti o amanti del quieto vivere, con cui è semplice andare d'accordo, vero? Lo ha imparato a sue spese anche l'uomo che ha deciso di condividere la sua storia, raccontando sbalordito quanto gli è accaduto.
Pensereste mai che il vostro mezzo di trasporto possa dar fastidio ai vicini soltanto perché è di un colore insolito? Non stiamo parlando di parcheggi in posizioni scomode, né tantomeno di intralci alla circolazione, ma solo, appunto, del colore. Così è stato per questa persona, che si è trovata sul parabrezza del furgone da lavoro un bigliettino non certo gentile, firmato proprio da alcune persone che vivono sulla sua stessa strada.
"Parcheggia questa mostruosità davanti a casa tua, non davanti alla mia!" Queste le parole che un residente di Kidsgrove, cittadina inglese dello Staffordshire, ha letto con enorme stupore su un foglietto "recapitato" sul parabrezza del suo furgone.
Il mezzo in questione, di un acceso colore rosa, evidentemente non è andato proprio a genio ad altri residenti, che si sono sentiti in dovere di esprimere il loro scortese giudizio una volta che l'uomo è stato costretto a parcheggiarlo in fondo alla strada. Oltre al messaggio già citato, ne è arrivato anche un altro, che ha definito l'uomo "sconsiderato" ed è stato firmato da "almeno quattro vicini infelici", che chiedevano di spostare il furgone altrove.
Così l'uomo, basito per quanto stava accadendo, ha cercato di parlare e spiegarsi, ma i suoi dirimpettai hanno semplicemente rifiutato qualsiasi confronto. "Non posso farci niente - ha raccontato il proprietario del camioncino - è un furgone che mi serve per lavorare, non è certo colpa mia, e so che quel colore è orribile".
Come se non bastasse, l'uomo ha anche spiegato di aver parcheggiato il mezzo proprio lì per evitare che intralciasse il passaggio in un'altra zona della strada. Nessun "dispetto cromatico", dunque, solo senso civico e necessità. Elementi che, tuttavia, non sono stati né valutati né apprezzati dalla gente che vive nella sua stessa strada, che invece ha pensato bene di apostrofarlo a quel modo, impuntandosi per un presunto disagio che in realtà l'uomo non voleva creare.
"È parcheggiato lì solo durante la notte - ha detto ancora l'uomo - una volta ogni quindici giorni". Evidentemente, però, tutto questo non è sufficiente affinché prevalgano tolleranza e cortesia. Che ne pensate? Cosa avreste fatto al posto suo?