Scoperta a Malta una tomba punica perfettamente conservata: risale a 2000 anni fa
L’arcipelago di Malta viene definito un "luogo di mistero e meraviglia". È sicuramente merito della sua storia, che inizia circa nel 5.900 a.C., ed è anche merito delle scoperte e dei ritrovamenti che sono stati fatti. Sull’isola di Malta, precisamente nel comune di Zabbar, gli archeologi hanno ritrovato una tomba punica di 2000 anni, perfettamente conservata e attualmente stanno espandendo la loro rete di ricerca.
via MaltaToday
Inizialmente si pensava che la tomba risalisse alla tarda età del bronzo, quindi circa a 3500 anni fa, ma attraverso altri esami questa prima ipotesi è stata smentita. La tomba si trovava in ottime condizioni, era infatti ancora sigillata. Gli studiosi l’hanno però aperta e al suo interno sono state trovate due urne contenenti i resti cremati di ossa umane. Ma non è tutto: dentro vi erano anche un’anfora, una boccetta di vetro per profumi, una lucerna, e altri vasi di ceramica.
I resti delle ossa sono stati analizzati e si è arrivati alla conclusione che le ossa siano quelle di un adulto e di un bambino. Non era infatti insolito che i resti fossero accompagnati da corredi funerari, come appunto la lucerna l’anfora e la boccetta di profumo. Si tratta di un rito funebre che, nel corso del tempo, assumeva connotazioni diverse in epoca punica e romana: a volte i corpi venivano bruciati, altre volte invece restavano intatti e venivano sepolti nella tomba. Non era semplice procedere con la cremazione dei corpi: era necessario un gran numero di risorse, che non sempre erano a disposizione. Era necessario il legno ed era necessaria la presenza di una persona che si occupasse del processo, lungo anche ore.
Non è la prima volta che a Malta viene scoperta una tomba punica: anzi, sono centinaia i ritrovamenti fatti fino ad ora, e la cosa non stupisce. I punici infatti si stabilirono lungo il Mediterraneo. Attualmente la Water Service Corporation si trova sul luogo, a Zabbar, ed è impegnata nell’espansione del sistema di drenaggio maltese verso le parti meridionali della città. Verranno fatte ulteriori scoperte? Non possiamo ancora dirlo, ma il luogo viene definito “archeologicamente sensibile” e – per questo motivo – la Soprintendenza ha richiesto che un archeologo accompagnasse l’equipaggio nel caso in cui vengano fatte altre scoperte di resti antichi.