Queste lumache marine possono staccarsi la testa e ricostruirsi il corpo, sopravvivendo per settimane
Non sarebbe bello se, ogni volta che una parte del nostro corpo non funzionasse bene, potessimo semplicemente... staccarla e sostituirla, continuando nel frattempo a vivere come se nulla fosse?
Probabilmente sì, anche se tutto questo è praticamente frutto della fantasia per noi umani. Esistono però delle creature, scoperte di recente da un team di scienziati giapponesi, che riescono a fare esattamente quello che abbiamo descritto sopra. Che animali sono? Due specie di lumache marine che, come se fosse del tutto normale, possono staccarsi la testa e ricostruire il loro corpo, qualora esso sia malato o infestato. Sorpresi? Non è un caso se gli esperti abbiano definito "sconcertanti" le loro capacità di rigenerazione. Scopriamole più da vicino.
via Current Biology
Pensate ad esempio ai gechi o alle lucertole: nel mondo animale può capitare che alcune creature abbandonino dietro di sé pezzi del loro corpo, come ad esempio la coda, per salvarsi e sfuggire a eventuali predatori. Queste lumache marine, però, fanno molto di più: si auto-decapitano e abbandonano l'intero corpo, riuscendo poi a sopravvivere per circa tre settimane, giusto il tempo per rigenerarsi nuovamente.
La scoperta originaria di queste specie, Elysia atroviridis ed Elysia marginata, si deve alla ricercatrice giapponese Sayaka Mitoh, che anni fa notò qualcosa di inconsueto all'interno di una vasca che le ospitava in laboratorio. Un esemplare aveva infatti soltanto la testa, e continuava a muoversi e a mangiare alghe come se nulla fosse accaduto. Da lì sono iniziati gli studi più approfonditi su questo fenomeno incredibile e bizzarro. Anni di ricerche hanno condotto la scienziata e il suo team nipponico a pubblicare quanto osservato sulla rivista Current Biology.
Cosa hanno scoperto? Questa lumaca marina, probabilmente a seguito di infestazioni del corpo, riesce a decidere autonomamente di staccarsi la testa e continuare a vivere per giorni, finché non completa la sua rigenerazione. Se vi state chiedendo come sia possibile, è presto detto: questi animali utilizzano un processo che è molto simile alla fotosintesi clorofilliana effettuata dalle piante.
Nutrendosi di alghe, le Elysia atroviridis e marginata possono mantenersi in salute grazie alle sostanze nutritive delle piante, e in particolare ai cloroplasti e agli zuccheri prodotti durante il processo. Ecco perché le loro teste riescono a rimenere attive mentre, per circa due o tre settimane, rigenerano un corpo nuovo di zecca.
Impressionante, vero? Queste lumache sembrano proprio essere tutt'uno con le piante, a loro volta nutrite dall'energia solare che, in qualche modo, è il "carburante" anche per le Elysia. "Abbiamo motivo di credere che questa sia la forma di autonomia e rigenerazione più estrema che esista in natura - ha detto Sakaya Mitoh - quando ho scoperto che la lumaca era in grado di sopravvivere e rigenerarsi è stato incredibile, ho visto il cuore che ricominciava a battere".
Sebbene non sia ancora chiaro il motivo per cui queste lumache decidano di staccarsi dal proprio corpo, l'ipotesi delle infestazioni da parassiti sarebbe la più plausibile. Inoltre, sempre secondo i ricercatori, sembra che per rigenerarsi le Elysia utilizzino delle cellule "staminali" in grado, se studiate, di fornirci importanti informazioni su tali processi. Piccole creature dai grandi poteri e dalle caratteristiche quasi sovrannaturali, dunque, che si spera possano tornare utili anche per noi umani.
Sapevate della loro esistenza?