Un team di ricercatori aiuta un uomo cieco da oltre 40 anni a riacquistare parte della vista

di Irene Grazia Paladino

12 Giugno 2021

Un team di ricercatori aiuta un uomo cieco da oltre 40 anni a riacquistare parte della vista

Non riuscire a vedere le bellezze del mondo che ti circonda, dover affidarsi ad altri sensi per svolgere anche le piccole azioni quotidiane: riesci ad immaginare cosa significhi essere cieco e di soffrire di cecità fin dall’infanzia? Purtroppo è la condizione di molte persone e la scienza sta mettendo in campo tutti i suoi strumenti per poter essere, anche in minima parte, d’aiuto: un uomo francese, completamente cieco da quasi 40 anni, è ora in grado di elaborare alcune informazioni visive.

via nature.com

nature

nature

Un uomo francese di 58 anni, completamente cieco da quasi 40 anni, può ora elaborare alcune informazioni visive con l'aiuto di una tecnologia terapeutica sviluppata da ricercatori dell'Università di Pittsburgh, in Pennsylvania. L’uomo è affetto da retinite pigmentosa, una condizione che distrugge le cellule fotosensibili della retina: queste sono fondamentali per trasmettere al cervello gli impulsi nervosi che gli consentono di formare le immagini che normalmente vediamo. Si tratta di una malattia complessa che rende quasi del tutto inefficaci la maggior parte degli approcci.

La ricerca si basa su una terapia sperimentale, chiamata "terapia optogenetica", e ha coinvolto non solo i ricercatori americani ma anche colleghi svizzeri e francesi. Invece di fissare tutti i geni mutati di un paziente, la terapia in questione attiva direttamente le cellule nervose nella retina. Ciò consente alle cellule fotorecettrici di rilevare il flusso di informazioni luminose e trasmettere segnali alle terminazioni nervose nel cervello, grazie anche all'utilizzo di particolari occhiali.

I ricercatori hanno scoperto così che il paziente poteva allungare la mano e toccare un taccuino o contare gli oggetti che si trovavano di fronte a lui con relativa precisione e senza troppe difficoltà. Il team ha anche chiesto al paziente se fosse disposto a condurre ulteriori test. Un ricercatore ha detto che "Adattarsi all'uso degli occhiali richiede tempo. Inizialmente, il paziente non trovava gli occhiali molto utili, ma dopo alcuni mesi ha iniziato a vedere le strisce bianche su un passaggio pedonale e dopo diverse sessioni di allenamento è stato in grado di riconoscere altri oggetti, grandi e piccoli". Si tratta di un traguardo importante che dona speranze a tutte le persone che vorrebbero ammirare ciò che gli sta intorno e che, a causa di patologie invalidanti, non possono farlo.