Il riscaldamento a pavimento esiste da secoli: la storia dell'ipocausto greco-romano
Alcune invenzioni, a volte, ci sembrano dei ritrovati tecnologici degli ultimi tempi, tali da suscitarci meraviglia e ammirazione, convinti che il progresso abbia ancora una volta fatto un passo verso il futuro. Spesso è così, ma tante altre volte no.
Pensate ad esempio al riscaldamento a pavimento: si tratta di un sistema sempre più diffuso nelle costruzioni più recenti, anche se in realtà le sue origini sono molto più antiche di quanto si possa pensare. La sua invenzione risale addirittura all'antica Grecia e, sebbene negli anni spesso i costruttori abbiano scelto altri modi per riscaldare l'aria in casa, il concetto è riuscito ad arrivare fino a noi, ed è davvero affascinante riscoprirne un po' di storia.
Il sistema più diffuso per questo tipo di riscaldamento, oggi, è quello a pannelli radianti. Sotto al pavimento (oppure alle pareti o ai soffitti) vengono fatti passare dei tubi in grado di far circolare acqua calda. Grazie all'irraggiamento, il calore può espandersi in maniera uniforme negli ambienti, senza essere concentrato necessariamente dove sono i caloriferi tradizionali, a tutto vantaggio della resa e del risultato estetico.
Ai tempi degli antichi Greci, tuttavia, le cose erano un po' diverse. Per riscaldare gli appositi vani e cunicoli che erano posti sotto le superfici degli ambienti, si utilizzava dell'aria arroventata. Il sistema, detto "ipocausto", appunto dal greco "bruciare sotto", era maggiormente impiegato per bagni e terme, ed è stato appunto pensato da menti geniali vissute migliaia di anni fa.
È quasi scontato, alla luce delle testimonianze che sono giunte fino a noi e della vita che conducevano, che questa invenzione sia stata poi largamente utilizzata anche dai Romani. Tanto è vero che l'ipocausto, con loro, ha conosciuto il massimo della sua diffusione. Nel periodo imperiale era possibile trovarlo quasi dappertutto, sotto i pavimenti di terme e bagni pubblici, adeguatamente riscaldati e dunque resi più confortevoli.
Anche le ville romane, tuttavia, ne facevano uso. I tecnici e gli ingegneri dell'epoca, grazie a uno spazio vuoto sorretto da colonnine di mattoni, creavano un vano in cui entrava il calore che produceva un grande forno posto poco distante. In questo modo, l'intercapedine si scaldava, diffondendo il tepore.
Le Terme del Cladeo a Olimpia, in Grecia, sono il primo esempio documentato di ipocausto. Nella celebre città, chiunque utilizzava i bagni poteva riscaldarsi in ambienti confortevoli proprio grazie a questo sistema, perfezionato poi dai Romani. L'ipocausto era davvero apprezzato, tanto che venne realizzato anche in epoche medievali.
Da quel momento in poi, la sua diffusione non fu più tanto massiccia, ma possiamo ben dire che oggi, scegliendo un riscaldamento a pavimento, stiamo calcando le orme di chi, molto prima di noi, si era distinto per la sua genialità e innovazione. Conoscevate la storia dell'ipocausto?