Questa maestosa libreria con soffitto a specchi sembra un labirinto dal quale è difficile uscire
Esiste una libreria, in Cina, che unisce perfettamente architettura, illusione ottica e cultura. Il risultato è un luogo maestoso che ogni amante dei libri vorrebbe visitare, per poi perdersi all’interno in quello che sembra un labirinto intricato dal quale è difficile uscire. La libreria in questione si trova a ovest di Chengdu, nella provincia del Sichuan, e si chiama Dujiangyan Zhongshuge. In molti l’hanno paragonata ad un quadro di Escher: è merito delle scale a chiocciola, degli archi curvi e degli specchi posizionati in maniera strategica. Questi elementi, combinati tra loro, creano l’illusione di uno spazio che sfida le leggi della gravità.
via odditycentral
A firmare il progetto è l’architetto Li Xiang, fondatore dello studio X+Living con sede a Shanghai. Come spesso accade, le idee più brillanti arrivano per caso: basta guardarsi intorno per capire come anche dalle cose più naturali si possa trarre ispirazione. Nel creare il progetto, l’architetto ha tratto ispirazione dal sistema di irrigazione Dujiangyan, dichiarato Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco. Nella libreria, di circa 10.500 piedi quadrati, vi sono infatti elementi architettonici che ricordano l'acqua e i fiumi che attraversano la città.
L’architetto dice: "Abbiamo spostato il paesaggio locale nello spazio interno. Il progetto si trova a Dujiangyan, che è una città con una lunga storia di sviluppo della conservazione dell'acqua, quindi nell'area principale, puoi vedere la costruzione della diga integrata negli scaffali". Grazie al soffitto a specchi, la libreria crea un senso di apertura illimitata: gli scaffali, pieni di libri, arrivano fino al soffitto, e anche le piastrelle nere creano un gioco di riflessi che inganna i nostri occhi.
Ma non si tratta semplicemente di uno spazio incredibilmente bello: la libreria mantiene la sua natura e ha degli spazi progettati per scopi diversi. Esiste ad esempio la sala lettura per bambini, con poster e cuscini colorati. I libri collocati ai livelli più alti sono però solo decorativi: come si farebbe, d’altronde, a raggiungerli? Quelli in basso, invece, sono alla portata dei lettori e abbracciano diverse categorie. Un luogo quindi utile e incredibilmente suggestivo in cui, nonostante si conosca il “trucco”, è difficile capire dove inizino e finiscano gli scaffali.