Vince 80 milioni di dollari alla lotteria durante il divorzio: deve darne metà all'ex moglie
Quando si divorzia dal proprio coniuge, o già quando viene pronunciata la sentenza di separazione, la comunione dei beni si scioglie ed entrambe le parti possono pretendere che i beni vengano divisi. Proprio in questa fase, possono nascere dei conflitti ed emergere delle discussioni: a chi appartiene un determinato bene? Come deve essere diviso? Ti raccontiamo una storia surreale: un vincitore della lotteria deve condividere con l’ex moglie la vincita nonostante, quando ha comprato il biglietto vincente, fossero già in procinto di divorziare.
via CNN
Not the actual photo - invadingkingdom/unsplash
La coppia si è sposata nel 2004 e nel 2011 la donna ha presentato la domanda per il divorzio. Due anni dopo questa domanda, nel luglio del 2013, Richard Zelasko ha vinto un jackpot Mega Millions da 80 milioni di dollari. Al netto delle tasse e delle commissioni, ha ritirato un premio di quasi 39 milioni di dollari. L’uomo, che vive nella periferia di Detroit, e la sua allora moglie Mary Elizabeth avevano chiesto il divorzio quasi due anni prima. Quando Richard ha vinto il premio, i due stavano aspettando che il divorzio venisse ufficializzato. Daresti per scontato anche tu, quindi, che la vincita spetti – senza se e senza ma – all’uomo che ha comprato il biglietto vincente e ritirato il fortunatissimo montepremi. Ebbene, in realtà per il giudice non è così.
Il giudice ha infatti stabilito che il biglietto faceva parte dei beni coniugali della coppia: quasi metà della somma, circa 15 milioni di dollari, spetta quindi all’ex moglie. Secondo il giudice i beni coniugali comprendono tutti i beni acquisiti dalla data del matrimonio fino alla data in cui il divorzio viene ufficializzato, compresi anche i beni che vengono acquisiti durante il processo di separazione. Così come le spese sostenute insieme durante il matrimonio e durante il processo di separazione vengono divise, anche le vincite devono essere divise. Il giudice ha poi aggiunto che il dollaro con cui Zelasko ha acquistato il biglietto vincente era probabilmente danaro coniugale, e quindi faceva parte di un investimento congiunto. Richard non ha condiviso la scelta del giudice e si è rivolto ad un avvocato. Nonostante i tentativi di ostacolare la sentenza del giudice, la Corte d’Appello del Michigan ha confermato la sentenza iniziale. Tu che ne pensi?