Proprietaria del pub vieta l'accesso ai bambini: "sono maleducati e rumorosi"
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Le attività commerciali possono vietare, in casi di necessità, l’accesso a determinate categorie di persone? Ma a sollevare il dibattito sulla storia che stiamo per raccontarti non è solamente la questione riguardo la legittimità di questa scelta, ma soprattutto la sua drasticità: moltissime persone l’hanno considerata una scelta ridicola e sconsiderata. Lucy Draper, proprietaria di un pub nell’Hampshire, ha deciso di vietare l’accesso a tutti i bambini al di sotto dei 12 anni a causa del loro cattivo comportamento.
via mirror
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I cani sono i benvenuti, e sulla pagina Facebook del locale possiamo vedere che sono ormai clienti affezionati, ma i bambini sono iperattivi, amano giocare e spesso non si rendono conto che esistono delle regole da rispettare. Il buonsenso vuole che all’interno di un pub, di un bar o di un ristorante, si stia seduti al proprio posto e non si urli per non disturbare le altre persone all’intero del locale. I bambini, però, non sempre lo capiscono: per questo dovrebbero intervenire e i genitori e spiegare ai propri figli come ci si dovrebbe comportare in contesti del genere. Lucy Draper, proprietaria del The Compass Inn, ha preso una decisione drastica: sostiene che il suo pub è un locale per adulti e non dovrebbe essere un asilo nido per bambini. Questi infatti sono troppo turbolenti e rumorosi e non rispettano gli spazi degli altri clienti.
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The Compass Inn Winsor New Forest/Facebook
La donna dice che “È colpa dei loro genitori. Semplicemente non li disciplinano, quindi il 75% dei bambini che entrano urlano, corrono e non si siedono ai tavoli. Le famiglie vengono qui intorno alle 5 dopo che i loro figli sono stati al parco tutto il giorno e sono iperattivi. Dovrebbero essere portati a casa a letto.”
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The Compass Inn Winsor New Forest/Facebook
Lucy motiva la sua scelta dicendo anche che la misura presa è necessaria per tutelare i clienti adulti che frequentano il suo pub per vivere momenti di pace e tranquillità. Molti clienti, infatti, si sono lamentati del comportamento dei bambini che urlavano e correvano all’interno del locale. Lucy ha comunicato la sua decisione con un post su Facebook, e i commenti che ha ricevuto sono stati molti e contrastanti. Tantissime persone hanno ritenuto la sua scelta drastica e ridicola, altri clienti l’hanno definito “un duro colpo” perché il pub di Lucy è l’unico in zona ad offrire prodotti senza glutine. Non mancano, però, i clienti che hanno appoggiato la scelta della donna, sostenendo che sia giusto che alcuni locali siano riservati solo agli adulti. Cosa ne pensi? Questa decisione allontanerà i clienti con famiglie e avvicinerà quelli alla ricerca di pace oppure il pub verrà etichettato come quello che dimostra ostilità nei confronti dei bambini?