Ritrovate centinaia di bottiglie di birra dell'800 sepolte in fondo al mare: "il lievito è ancora vivo"
Avete mai pensato agli alimenti che i nostri antenati mettevano in tavola ogni giorno? Di certo qualche differenza rispetto al presente c'era. In un'epoca fortemente industrializzata in cui è sempre più difficile mangiare sano e genuino, i gusti che assaporiamo non sono sicuramente come quelli di uno o due secoli fa.
Prendete ad esempio la birra. Conosciuta e apprezzata fin da tempi antichissimi, questa bevanda è passata attraverso secoli e secoli di ricette e tradizioni diverse, e dunque sapori diversi. Se siete curiosi di sapere come poteva essere nell'Ottocento, adesso forse potrete avere una risposta grazie al sensazionale ritrovamento di un sub in Scozia. L'uomo, durante un'immersione, si è imbattuto in un intero carico di birre risalenti appunto al XIX secolo, che si trovavano all'interno di un'imbarcazione affondata. Irrecuperabili? Non proprio, visto che a quanto pare potrebbero tornare molto utili.
via BBC
Il relitto in questione è quello del Wallachia, una nave affondata nel 1895 dopo una collisione con un'altra imbarcazione. Il mezzo era partito da Glasgow carico di merci di vario genere, tra cui centinaia e centinaia di bottiglie in vetro contenenti il prezioso e antico nettare.
In fondo al Mare del Nord, i contenitori hanno trascorso oltre 120 anni prima che Steve Hickman, insieme a una squadra di subacquei professionisti, li recuperasse al largo delle coste scozzesi. Una volta effettuato il ritrovamento, le bottiglie sono state consegnate ai ricercatori dell'Università di Sunderland che, in collaborazione con la Brewlab, le stanno studiando a fondo.
E la cosa incredibile è che, stando a quanto è emerso, al loro interno ci sarebbe ancora qualcosa di recuperabile. "Il lievito è ancora vivo - hanno fatto sapere gli scienziati - e potrebbe anche migliorare la produzione odierna". Riuscire a recuperare quella sostanza per creare una bevanda dal sapore ottocentesco, ora, è una vera scommessa. I test effettuati, tuttavia, sono incoraggianti.
Il lievito contenuto nelle bottiglie naufragate, infatti, sembrerebbe idoneo per una produzione moderna di birre rosse, bionde e scure con un tasso alcolico che si aggirerebbe intorno al 7,5%. Non sarebbe la prima volta che i ricercatori riuscissero a portare a termine un'impresa simile: già nel 2018, proprio a seguito di un altro ritrovamento, il lievito antico fu riutilizzato nel presente.
"Sono tesori che bisogna trattare con estrema cautela - ha detto Hickman - commentando anche suoi precedenti ritrovamenti di altre bevande antiche, come gin e whisky - le bottiglie possono esplodere durante la risalita, e non possiamo correre questo rischio".
Il sapore di queste birre ottocentesche, stando a quanto riferito, potrebbe essere "forte e terroso", e di sicuro i loro componenti hanno molto da insegnare ai birrai contemporanei. Incredibile, vero? Assaggereste questa birra che arriva direttamente da un passato più vivo che mai?