Antartide: gli scienziati hanno scoperto che un enorme lago è improvvisamente scomparso
Le conseguenze del riscaldamento globale sul nostro pianeta sono molte: sempre più spesso veniamo a conoscenza di fenomeni quali alluvioni, siccità, innalzamento degli oceani e scioglimento dei ghiacciai. Anche i luoghi più freddi della terra si stanno trasformando e recentemente gli scienziati hanno osservato un fenomeno preoccupante: un enorme lago nell’Antartide orientale è scomparso, lasciando al suo posto uno strato di ghiaccio e un cratere di circa 11 chilometri quadrati.
via Geophysical Research Letters
Attraverso delle immagini satellitari, gli scienziati hanno mostrato il prima e il dopo dell’evento, verificatosi nell’inverno del 2019, e nello studio pubblicato sulla rivista Geophysical Research Letters hanno fatto le loro considerazioni. Il lago non era un piccolo specchio d’acqua, ma conteneva circa 600-750 milioni di metri cubi d’acqua dolce. Una simile quantità d’acqua non può certamente svanire nel nulla, e gli esperti affermano che molto probabilmente il fondo del lago abbia ceduto a causa dell’intensa pressione. “Riteniamo che il peso dell’acqua accumulata in questo lago profondo abbia aperto una fessura nella piattaforma di ghiaccio al di sotto del lago, un processo noto come idrofrattura, che fa defluire l’acqua nell’oceano sottostante“.
Nel corso di 3 giorni il lago, secondo le osservazioni satellitari, sarebbe quindi stato prosciugato. Sicuramente la scomparsa di laghi e corsi d’acqua sulla superficie dell’Antartide è strettamente connessa al cambiamento climatico, ma i ricercatori non sono certi sul fatto che anche questo evento di idrofratturazione sia ricollegabile a questo motivo. Ma, a prescindere da quale sia l’origine esatta, questo fenomeno non può passare inosservato: quando questi laghi “esplodono” attraverso banchi di ghiaccio instabili, il volume di quell'acqua del lago si aggiunge al volume dell'acqua dell'oceano, e questo ha delle importanti ripercussioni sull'innalzamento del livello del mare. È stata una sorpresa per gli scienziati, che non si sarebbero mai aspettati che il fenomeno potesse accadere in un luogo dove il ghiaccio ha uno spessore di oltre 1.400 metri. Il team sta utilizzando tutte le informazioni raccolte per capire i processi che portano all’indebolimento delle piattaforme di ghiaccio e le possibili cause.