Questa bimba di 9 anni con autismo ha il QI più alto di Albert Einstein e Stephen Hawking
Esistono persone che, con la loro intelligenza fuori dal comune, vengono considerate dei veri e propri geni. Esistono bambini e adolescenti che, nonostante la giovanissima età, hanno raggiunto traguardi che per molte persone sono inarrivabili. E Adhara Pérez è una di questi bambini: è originaria della Città del Messico, ha soli 9 anni e il suo quoziente intellettivo supera quello di Albert Einstein e Stephen Hawking.
via eluniversal
Il suo QI è di 162, leggermente più alto di quello di Albert Einstein e Stephen Hawking: questa bambina prodigio ha iniziato a fare i test del quoziente intellettivo quando aveva solo 4 anni. Già allora, infatti, aveva dimostrato di avere capacità fuori dal normale. Ora, all’età di solo 9 anni, Adhara sta studiando per ottenere 2 lauree: una in ingegneria dei sistemi e l'altra in ingegneria industriale. Nonostante sia incredibilmente giovane, ha le idee molto chiare: vuole diventare astronauta della NASA. L’università dell’Arizona le ha offerto un posto per studiare astronomia, e la giovane sta già pensando di intraprendere questa nuova avventura per costruire il suo futuro.
Ma la vita di Adhara non è stata semplice: quando aveva tre anni le è stato diagnosticata la sindrome di Asperger – un disturbo che rientra tra quelli dello spettro autistico - e per questo motivo è stata vittima di bulli che la prendevano di mira perché “diversa”. Anche i suoi maestri credevano che per la bambina non ci fosse un futuro, e forse per l’errata convinzione che l’autismo sia un disturbo limitante. A soli 9 anni, Adhara, ha però dimostrato che non è così.
La mamma di Adhara ha sempre creduto in lei e, nonostante non abbia mai avuto una grande disponibilità economica, la portò da un neuropsichiatra per fare terapia: proprio lì le confermarono l’eccezionale quoziente intellettivo della figlia, che le ha permesso di finire la scuola elementare a cinque anni, la scuola media a sei anni e il liceo a otto anni. La donna ha ora intenzione di accompagnare la figlia negli Stati Uniti, nella speranza che possa ottenere una borsa di studio universitaria. Una bambina prodigio e vittima di bullismo ci insegna che l’intelligenza è più forte di qualunque pregiudizio.